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Il barboncino Whisky in zona covid al San Donato di Arezzo per incontrare la sua umana e lei migliora

01/03/2021

La signora Carolina, 80anni, ricoverata nel reparto Covid dell’ospedale San Donato di Arezzo, da giorni chiedeva del suo cagnolino che è stato fatto entrare in reparto con sua grande gioia.
Un momento che ha commosso tutta la degenza Covid di pneumologia del San Donato di Arezzo. I Una scelta inconsueta ma guidata dalla sensibiltà quella dei medici che hanno capito quanto fosse importante per l’anziana paziente incontrare il suo amato cagnolino Whisky, un barboncino nano bianco di sei anni che per lei è come se fosse un figlio. ArezzoNotizie ha pubblicato le foto dell’emozionante incontro, con il cucciolo avvolto in un telo: appena ha visto la signora Carolina, ha iniziato a leccarle il viso felice, poi si è accucciato in fondo al letto, quasi a guardia della sua amica. (video)
Carolina è ricoverata da giorni in quel reparto. A casa, in un piccolo paese del casentino, ci sono i quattro figli che la aspettano oltre a due gatti e un pappagallo. Ma Whisky è speciale. “Per la mamma è il quinto figlio. Lei ama tutti gli animali ma con lui ha un rapporto simbiotico. Se esce da sola per fare la spesa, Whisky si mette a piangere. Adesso sta con me ma i primi tre giorni non ha né mangiato né dormito”, racconta uno dei figli.
Il primario di pneumologia Raffaele Scala ha deciso di farla incontrare con il suo barboncino. Il personale sanitario ha portato Whiskey, con tutte le precauzioni, fino al letto della donna che, intubata, ha potuto comunque chiamare il cane: “Vieni qui, amore mio”
“Sono fortunato perchè la mia equipe trova non solo la strada professionale, ma anche umana e psicologica per aiutare i pazienti ad affrontare le difficoltà della malattia. Nel caso specifico la collaborazione del paziente per evitare la ventilazione meccanica e’ fondamentale. L’arrivo del cagnolino ha sicuramente migliorato l’aspetto psicologico della paziente che, sara’ una coincidenza, ha avuto anche un miglioramento sul fronte clinico” ha detto Scala.

 

 


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