Nuove strategie ‘umane’ sono state adottate dal governo del Bahrain per risolvere il problema dei cani randagi. Sono stati stanziati 795mila dollari per un piano di controllo delle nascite, che spera di ridurre il numero di animali presenti nelle strade del paese entro cinque anni attraverso la sterilizzazione e la castrazione e non attraverso l’eliminazione fisica. La decisione e’ stata accolta con estremo favore dalle associazioni locali in difesa dei diritti degli animali.
Secondo quanto riferito da BikyaMasr.com, il programma sara’ guidato dalla Bahrain Society for the Prevention of Cruelty to Animals (BSPCA) con la guida e la direzione dell’organizzazione londinese Dogs Trust International. Prima del lancio del progetto “Catch, Neuter, Return” (CNR) che avverra’ a settembre, saranno condotti due sondaggi per verificare le zone piu’ colpite dal problema e ottenere una stima reale dei numeri: saranno coinvolti i cittadini che compileranno moduli specifici dal 3 al 10 luglio e dal primo all’8 agosto. “In ogni parte del mondo c’e’ un ufficio preposto agli affari relativi agli animali – ha detto il project manager Joyce Hughes, coordinatore del fundraising per la BSPCA – sfortunatamente non in Bahrain. Non ci sono organismi di controllo: i cani finiscono per essere sparati dagli agenti per ridurne il numero nelle aree urbane e per assicurarsi che non diffondano malattie ad altri animali”.Il team della BSPCA si e’ seduta a l tavolo con le municipalita’, i ministri e la direzione per la salute degli animali e a settembre girera’ il paese per vaccinare e anestetizzare i cani prima della castrazione, per poi farli tornare allo stato selvatico con un orecchio tagliato per consentirne l’identificazione. (AGI)
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