E’ ormai ‘guerra nell’aria’ tra uomini e uccelli: ad oggi sono piu’ di 200 le persone decedute a causa di collisioni in volo tra aerei e volatili, mentre ogni anno si contano milioni di uccelli uccisi da pale eoliche, linee elettriche e antenne sugli edifici. A descrivere questo sanguinoso scenario e’ un gruppo di biologi esperti di ecologia che lavorano tra l’universita’ britannica di Swansea e l’Istituto
di ricerca sulla biodiversita’ (Inibioma) in Argentina.
Nel loro studio, pubblicato su Science, ricordano come questa crescente competizione per lo spazio aereo abbia costi sempre piu’ elevati, non solo in termini di vite umane e animali, ma anche di denaro: solo ”negli Stati Uniti, ogni anno, gli incidenti aerei con gli uccelli costano piu’ di 900 milioni di dollari, con il numero di episodi che si e’ moltiplicato per sei negli ultimi 20 anni”.
I rischi per l’ambiente, poi, restano incalcolabili. L’invasione umana dello spazio aereo (che oggi viene portata avanti perfino con i droni) ”minaccia miliardi di animali migratori che fanno parte di numerosi ecosistemi. Dovremmo tener conto anche dei microrganismi che vivono nell’aria – scrivono gli esperti – perche’ potrebbero avere un ruolo nella condensazione dell’umidita’ e del ghiaccio influenzando cosi’ la formazione delle nubi e il clima stesso”.
Per tutte queste ragioni, i tre ecologi fanno appello affinche’ si predispongano nuove misure preventive come la produzione di superfici vetrate piu’ facilmente riconoscibili da parte degli uccelli, la rimozione dalle pale eoliche delle carcasse che potrebbero attirare gli uccelli ‘spazzini’, e
infine la creazione di ‘riserve aeree’ per non disturbare gli uccelli migratori.(ansa).
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