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Green Hill, la commissione non ha votato neanche oggi. Sull'art.14 incombe la fine della legislatura

05/12/2012

A dare tempestivamente una notizia che lascia molto spazio alle critiche e ai sospetti è stato il sito della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. Ai 36 senatori della commissione Politiche comunitarie di palazzo Madama sembra del tutto indifferente la sorte di milioni di animali allevati e destinati alle atrocità della vivisezione.
“Anche quando sarebbe bene approvarla, si può respingere una proposta o lasciare che affondi. All’approssimarsi delle elezioni, è questo secondo metodo, più silenzioso ma altrettanto efficace, che i senatori della commissione Politiche comunitarie di palazzo Madama apparentemente hanno scelto, non assumendosi la responsabilità di votare lo scomodo art.14 della legge comunitaria per il 2011, che contiene, tra l’altro, il divieto di allevare sul territorio nazionale cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione e l’obbligo di ricorrere all’anestesia o all’analgesia negli esperimenti. Il disegno di legge, approdato in commissione nel febbraio scorso, ci è rimasto quasi un anno ed ora è stato “scavalcato” dalle leggi di stabilità e di bilancio. Nell’imminenza della sessione di bilancio, e soprattutto del ritorno alle urne, probabilmente è logico che i documenti finanziari abbiano la precedenza. Ma è difficile giustificare solo con i ritardi di altre commissioni i dieci mesi trascorsi in attesa di una deliberazione che forse non ci sarà e che, anche se ci fosse, ormai non condurrà a niente, perché sulla legislatura, magari con qualche anticipo, calerà il sipario. C’è modo e modo per “abdicare” dal proprio ruolo. Oggi la commissione Politiche comunitarie del Senato, che di norma si riunisce una volta alla settimana, per un’ora circa, ha approvato il rapporto sulla legge di stabilità in dieci minuti esatti, dalle 13,35 alle 13,45. Ne restavano 50 per esaminare il “famoso” articolo 14, affrontando una questione di principio. Invece no: forse più che il dolor poté il digiuno?”


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