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Giornata dei Diritti degli Animali. L’Enpa: l’opinione pubblica sempre piu’ sensibile alla tutela degli altri esseri senzienti

10/12/2012

Gli scienziati Albert Einstein e Isaac Newton, lo scrittore George Bernard Shaw, l’inventore Thomas Edison, il fondatore della Apple Steve Jobs, l’attivista birmana Aung San Suu Kyi, il padre dell’India moderna Mahatma Gandhi. E ancora: Leonardo da Vinci, Socrate, Plutarco, Schopenhauer. Sono soltanto alcune delle personalità che hanno contributo, ciascuna nel proprio campo, a fare la storia del nostro pianeta, e che, con la loro scelta vegana e vegetariana, hanno affermato l’esigenza prioritaria di proteggere e tutelare gli animali.
Lo ricorda l’Ente Nazionale Protezione Animali in occasione della giornata internazionale dei diritti degli animali. Diritti che, nonostante la crescente sensibilità dell’opinione pubblica, continuano ancora ad essere ignorati e violati. «La vita di queste persone così illustri – commenta l’Enpa – dimostra quanto ciascuno di noi, con il proprio stile di vita, possa essere determinante nell’affermare e nel dare concretezza a tali diritti». 
Il diritto alla vita anzitutto, ovvero a non essere uccisi per l’alimentazione umana; il diritto a non essere maltrattati o sfruttati in nome di una presunta e falsa superiorità dell’uomo, spesso invocata per assecondare insensate abitudini di consumo; il diritto a non essere privati in alcun modo della propria libertà e sradicati dal proprio ambiente naturale, per finire – ad esempio – nella e gabbie di uno zoo; il diritto a non essere privati dei propri habitat, aggrediti e distrutti dalla nostra fame di risorse e dall’inquinamento. 
«Purtroppo – prosegue la Protezione Animali – in questo campo prevale un quadro estremamente frammentario. Infatti, mentre alcuni Paesi hanno compiuto importanti passi avanti dal punto di vista giuridico, come nel caso di quelli che hanno detto no al circo, altri continuano ad accusare un pesantissimo ritardo, privando altri esseri senzienti dei più elementari strumenti di tutela».
A fronte di tali criticità, non manca tuttavia un dato positivo, legato alla crescente sensibilità dell’opinione pubblica internazionale. «I cittadini – conclude l’Enpa – sono più avanti dei loro rappresentanti e con le loro pressioni possono costituire il volano per arrivare finalmente a un pieno, effettivo riconoscimento giuridico di questi diritti».


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