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Freddo e siccità colpiscono i piccoli animali selvatici: dalla Protezione animali i consigli per aiutarli

23/01/2012

Il terreno gelato e la siccità di queste settimane stanno mettendo a dura prova la resistenza di molti animali selvatici alle prese con la difficile ricerca di cibo e acqua. A soffrirne sono soprattutto i piccoli uccelli, più vulnerabili al freddo e, quindi, costretti a utilizzare una maggiore quantità di calorie per aumentare la temperatura corporea. Molti di loro, per sfuggire ai rigori dell’inverno e per trovare qualcosa da mangiare, finiscono per rifugiarsi all’interno di magazzini ed esercizi commerciali – come testimoniano le numerose segnalazioni ricevute dai volontari milanesi -; spesso però restano intrappolati, mettendo così in pericolo la propria vita. Per aiutare la fauna selvatica in difficoltà, è possibile allestire su balconi e terrazzi, o nei giardini, dei “punti ristoro”, mettendo a loro disposizione alimenti calorici (come: frutta molto matura, frutta secca, bacche e semi di vario tipo) e un po’ d’acqua, con l’accortezza di controllare che non ghiacci (un pezzo di legno all’interno del recipiente può rallentare la formazione del ghiaccio). E tra i “piatti” più indicati c’è la cosiddetta “Palla di Babbalù”, composta da 100 grammi di margarina, 70 grammi di farina 00 (o farina gialla), uva sultanina a piacere, un pugno di semi misti, frutta secca a pezzetti, briciole di dolci. Dopo aver “riposato” per due ore nel frigorifero, la “Palla di Babbalù” può essere appesa con una retina a un posatoio o in prossimità di una pianta, comunque in un luogo facilmente accessibile agli uccelli. Sul sito dell’Enpa di Milano, www.enpamilano.org, è possibile trovare altri consigli e suggerimenti per aiutare i piccoli animali selvatici a superare l’inverno. 


Categorie: Curiosità