Erano rimasti solo loro. I più complessi, problematici, quasi imprendibili. Quattordici cani che ancora vagavano all’interno dell’ex Cara di Mineo. Ora, dopo un lavoro di quasi due settimane, in collaborazione con la Polizia Municipale di Mineo e il dirigente veterinario della Asp Tindaro Parasiliti, anche loro sono pronti per iniziare una nuova vita. Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa: “E’ stata un’operazione lunga, faticosa ma inevitabile perché non potevamo voltarci dall’altra parte e lasciare in stato di abbandono gli animali del ex Cara di Mineo”.
Dunque anche per gli ultimi quattordici cani dell’ex Cara di Mineo inizia una nuova vita. Dieci sono in viaggio con Meir Levy, veterinario dell’Enpa Nazionale. Molti di loro affronteranno un percorso di rieducazione, socializzazione e riabilitazione per la vita in famiglia insieme all’educatrice cinofila Enpa Nicoletta Lucherini. Gli altri quattro, già molto socievoli, sono stati affidati alla Sezione Enpa di Carini. Tutti cercano una famiglia.
Si tratta di un risultato molto importante frutto della determinazione e del lavoro costante dell’Ente Nazionale Protezione Animali insieme all’Amministrazione comunale di Mineo, guidata dal sindaco Giuseppe Mistretta. Superstiti, abbandonati al loro destino dopo la chiusura dell’ex Cara di Mineo, erano rimasti soli, invisibili, in una città spettrale. Dei 117 cani presenti a luglio scorso qualcuno ha trovato una nuova casa ma molti non ce l’hanno fatta e sono finiti investiti sulle strade. Solo l’Enpa e l’Amministrazione comunale di Mineo si sono presi cura di loro. Erano numeri. Oggi hanno un nome e un futuro davanti. Kermit, Rowlf, Gonzo, Miss Piggy, Animal e gli altri da domani inizieranno un percorso che li porterà all’adozione.
“Questa storia – afferma Carla Rocchi – ricorda ancora una volta, non a noi che lo sappiamo bene ma alla politica che decide, che le grandi decisioni vanno prese anche considerando le esigenze degli animali, che non devono essere mai tralasciati o peggio abbandonati. E’ stata un’operazione lunga, faticosa ma inevitabile perché non potevamo voltarci dall’altra parte e lasciare in stato di abbandono gli animali del ex Cara di Mineo”.
Per salvare i cani dell’ex Cara di Mineo, Enpa ha effettuato ben tre missioni, compresa quella odierna, tutte nell’ambito del programma Rete Solidale Enpa. Indispensabile il lavoro di: Meir Levy (veterinario Enpa), Giusy D’Angelo (esperta cinofila e componente della Giunta Esecutiva Enpa) Manuela Parretta (veterinaria dell’Enpa di Roma), Paola Tintori (tesoriera Enpa). Oltre agli operatori Enpa che hanno effettuato il recupero, la cura e il trasporto dei cani, ha partecipato una vasta rete di Sezioni Enpa. Ricordiamo e ringraziamo le Sezioni Enpa di Perugia, Vicenza, Pistoia, San Giovanni Valdarno, Catania e Acireale, Carini, Pavia.
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