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Euro 2012. Il Governo e il Parlamento italiano in campo contro il massacro dei randagi in Ucraina

21/02/2012

La Farnesina è fortemente impegnata a mettere fine alla massiccia strage di animali randagi in Ucraina messa in atto in vista dei prossimi europei di calcio. A porre all’attenzione del Ministero degli Esteri Giulio Terzi la triste vicenda era stato Franco Frattini, responsabile Affari internazionali del Pdl, con un’interrogazione in cui si chiedeva al governo di intervenire con le opportune iniziative per sensibilizzare le autorita’ ucraine sul massacro e chiederne l’immediata sospensione. Franco Frattini già da Ministro aveva seguito e si era battuto con passione per mettere fine alla strage dei cani.
Terzi, scrive Frattini sul suo blog Diario italiano, “ha inviato una risposta forte ed esauriente, che conferma il grande coraggio e quello spirito combattivo che l’Italia ha sempre portato avanti in difesa dei diritti degli animali, della loro vita e del loro benessere”. La Farnesina “ha infatti istruito l’ambasciata italiana a Kiev e la Rappresentanza presso l’Unione Europea affinche’ siano intrapresi passi di sensibilizzazione, sia sulle autorita’ ucraine sia sui partner comunitari”. Inoltre, il ministero degli esteri ucraino “ha di recente informato la Farnesina dell’avvio di un programma nazionale di costruzione di rifugi per animali basati sui migliori standard europei”.
L’Ente Nazionale Protezione Animali, che già da tempo sta seguendo con grande attenzione la situazione dei randagi ucraini e che si è attivato per porre fine al massacro perpetrato in vista dei campionati europei di calcio, esprime grande apprezzamento per le iniziative intraprese dal nostro Parlamento e dal nostro Governo. «Ringrazio il Ministro degli Esteri italiano, Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, e l’onorevole Franco Frattini, i quali sono intervenuti con estrema sensibilità e grande autorevolezza per chiedere alle autorità ucraine di fermare una volta per tutte questa assurda mattanza.», dichiara il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «naturalmente, la Protezione Animali rinnova l’offerta di collaborazione avanzata già in passato al Governo di Kiev. Siamo pronti a condividere l’esperienza che abbiamo maturato nella gestione del randagismo e le best practice che abbiamo messo a punto in Italia per avviare a soluzione il problema. Come dimostra quanto accaduto in altri contesti, l’abbattimento è uno strumento non soltanto crudele, ma drammaticamente inadatto a contrastare efficacemente il randagismo.» 


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