Dopo l’uccisione di un’intera colonia felina gestita dall’Enpa, non si ferma la scia di morte a Casal Velino dove questa mattina un altro gatto è stato ritrovato senza vita, con chiari sintomi di avvelenamento. L’Enpa, che si costituirà parte civile, ha scritto al Sindaco del Comune di Casal Velino per chiedere che “venga disposta un’azione congiunta volta a bonificare, dalle numerose esche avvelenate, l’area dove si sono verificate le morti dei felini e implementare le ore di pattugliamento della polizia locale, al fine di individuare gli autori di tali atroci reati nei confronti di animali indifesi”.
I primi rinvenimenti risalgono alla settimana scorsa quando i volontari dell’Enpa di Vallo della Lucania hanno trovato i gatti della colonia felina di Casal Velino (curata dall’Enpa) morti o agonizzanti. “Appena ci hanno chiamati – racconta Noemi Lenza delegata Enpa di Vallo della Lucania – siamo andati subito sul posto. Davanti a noi una scena atroce: 7 gatti giacevano morti e altri due erano agonizzanti. Abbiamo chiamato Asl, Carabinieri Forestali e Sindaco che subito si sono resi disponibili e ci hanno raggiunto”. I corpi dei gatti sono stati poi portati all’Istituto Zooprofilattico di Portici per l’autopsia.
Dopo l’ennesimo ritrovamento di un gatto morto la presidente nazionale Enpa Carla Rocchi ha scritto al Sindaci di Casal velino. “Sappiamo che il Corpo Forestale dello Stato e la Asl veterinaria hanno già messo in atto un intervento che, purtroppo, non ha prodotto alcun risultato. Mi rivolgo alla Sua sensibilità e alla Sua autorevolezza – scrive Carla Rocchi – affinché Ella disponga che gli uffici competenti si attivino ai sensi della normativa in materia in un’azione congiunta volta a bonificare, dalle numerose esche avvelenate, l’area dove si sono verificate le morti dei felini. Le chiedo inoltre di implementare le ore di pattugliamento della polizia locale affinché si riescano a individuare gli autori di tali atroci reati nei confronti di animali indifesi. La nostra associazione e i nostri volontari restano a disposizione per collaborare con la Sua Amministrazione nelle modalità che Ella vorrà concordare”. (enpa.it)
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