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Cuccioli di cane dall'est Europa, denunciati sei trafficanti in Piemonte. Vale300 milioni di euro l'anno il traffico illegale di animali

21/06/2019

Un’organizzazione dedita al traffico illecito di cuccioli è stata smantellata dai carabinieri forestali del Piemonte che hanno denunciato sei persone.
Il gruppo acquistava cuccioli di bulldog francese privi di vaccinazione dell’est Europa, principalmente in Slovenia e Ungheria, per poi rivenderli in Italia, in Piemonte e Lombardia, a cifre superiori. L’inchiesta ha preso il via a marzo da una denuncia in cui si segnalava la morte di un bulldog francese, avvenuta tra atroci sofferenze il giorno successivo all’acquisto su internet per 600 euro. Dagli accertamenti è emerso che il cucciolo non aveva il microchip identificativo e i documenti che lo accompagnavano erano fasulli.
I carabinieri hanno scoperto altri casi simili. Perquisizioni sono scattate a Torino, Caluso e Mombercelli, nell’Astigiano: gli investigatori hanno trovato 12 cuccioli insieme a timbri e documentazioni false.
Vale 300 milioni di euro l’anno il traffico illegale di animali. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti, secondo cui i cani e i gatti vittime dei trafficanti sono oltre 400mila. Si tratta – spiega Coldiretti – di uno dei fenomeni malavitosi a maggior impatto sociale visto che una casa italiana su tre (32%) ospita uno o più animali da compagnia, per un totale di oltre 14 milioni di cani e i gatti di tutte le razze, tagli ed età.
Quelli che arrivano con la tratta clandestina – sottolinea Coldiretti – sono di solito cuccioli di poche settimane, quasi sempre non svezzati e senza microchip d’identificazione richiesto dalla legge. Esemplari spesso imbottiti di farmaci per farli apparire in buona salute, introdotti in Italia con documentazione contraffatta che riporta anche trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti. Gli animali sono il più delle volte trasportati nascosti e pressati dentro contenitori, doppi fondi ed altri ambienti chiusi, stipati in furgoni e camion che percorrono lunghi tragitti.
Un trattamento che aumenta anche del 50% il rischio di morte. Quello di cani e gatti illegali – sottolinea l’ultimo Rapporto Agromafie – è un commercio che talvolta si realizza anche con la complicità di alcuni allevatori e negozianti italiani che “riciclano” nel mercato legale animali di provenienza illegale. Il traffico di animali da compagnia costituisce un danno per tutte le parti coinvolte, ad eccezione di chi lo gestisce.


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