Diana, splendida cucciola di maremmano di soli 11 mesi, se ne è andata la notte di Capodanno con il cuore spezzato dal terrore per quella pioggia di fuoco e di botti che venivano giù dal cielo di Lecce. Diana era con la sua nuova famiglia che da pochi mesi l’avevano accolta con amore quando un infarto l’ha fatta cadere a terra senza vita. La piccola era stata abbandonata e da poco aveva trovato una famiglia pronta a darle serenità e affetto per tutta la vita. Ma non è andata così. I suoi proprietari, rimasti in casa la notte del 31 proprio per poter stare vicini ai loro animali, hanno infatti un’altro cane, non hanno potuto fare nulla per rianimare Diana. La cucciolotta è l’ennesima vittima di un’usanza barbara e a nulla è valso il regolamento anti botti “Molte persone credono – afferma Giuseppe Albanese, Presidente dell’Associazione ATA Lecce – che quando le associazioni animaliste si battono per l’abolizione di questa, ormai, “becera” pratica di festeggiare l’arrivo del nuovo anno con botti e fuochi d’artificio, lo facciano per partito preso, purtroppo non è così e la morte di Diana ne è un esempio”.
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