L’Ente Nazionale Protezione Animali ha dato mandato al proprio ufficio legale di assumere ogni opportuna iniziativa in merito alla vicenda del povero Pocho, il randagio preso a bastonate e ridotto in fin di vita da un 73enne di Melito (Napoli). Il caso viene seguito anche dai volontari Enpa attivi sul territorio, i quali, proprio in queste ore stanno acquisendo tutte le informazioni e gli elementi utili a sostanziare l’iniziativa legale dell’associazione contro un’azione tanto efferata. Naturalmente Enpa chiederà di costituirsi parte civile.
Secondo quanto l’associazione apprende dalla stampa, il pensionato avrebbe ripetutamente colpito il povero animale con un bastone, procurandogli un trauma cranico, lesioni al bacino e alla colonna vertebrale. Le condizioni del cane, molti gravi, sono comunque in lento miglioramento. L’Ente Nazionale Protezione Animali c’è ed è pronto a fare il possibile per fare in modo che Pocho, una volta dimesso, possa dimenticare questa terribile vicenda.
Con l’occasione Enpa ringrazia i Carabinieri della tenenza di Melito per essere intervenuti tempestivamente; se Pocho è ancora vivo il merito è anche loro. «Ringrazio di cuore i militari dell’Arma questa ennesima dimostrazione di professionalità. Auspico che in sede processuale il responsabile di questa infamia paghi per la sua azione criminosa», commenta la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi.
Per fortuna le condizioni del povero Pocho, che inizialmente sembravano davvero critiche, migliorano lentamente.
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