La Croazia torna ad essere un esempio di Paese pet friendly con le modifiche al Codice penale entrate in vigore da ieri e con esse anche alcune novità in materia di protezione degli animali.
La nuova normativa prevede tra le altre cose, pene più severe per la tortura e l’uccisione di animali, che ora arrivano fino a tre anni di carcere. Lo riferisce la televisione N1, secondo cui la pena per l’abbandono di un animale domestico, domestico o selvatico è ora fino a un anno di reclusione o fino a due anni se l’abbandono ha provocato la morte dell’animale o se riguarda un gran numero di animali.
Multe per l’uccisione e la tortura di animali, la pena detentiva aumenta a due anni o fino a tre anni se questi reati sono commessi per motivi mercenari. Inoltre, chiunque maltratti o uccida animali può ora essere soggetto a misure di sicurezza che vietano di detenere o acquistare animali per un periodo da uno a cinque anni.
La Croazia, già nel 2017, ha emanato un divieto di vitale importanza che dovrebbe essere condiviso da tutti i Paesi: nessun animale può essere ucciso e scuoiato per farne delle pellicce in quello che è sempre stato il paese con la più alta produzione di pellicce di cincillà al mondo. Un decreto da prendere per esempio e condividere.
In Italia, attualmente, l’articolo 727 del dall’articolo 727 del Codice penale prevede, tra le varie disposizioni, l’arresto fino a un anno e pene fino a 7 anni per chi lascia un animale per strada, in particolare se questo causa un incidente con morti o feriti.o un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per chi abbandona animali domestici o li detenga in condizioni incompatibili con la loro natura e tali da produrre gravi sofferenze.
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