Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Con l'arrivo del gelo aiutiamo anche gli animali selvatici che vivono vicino a noi

07/12/2020

L’arrivo della neve ed il calo netto delle temperature mettono a dura prova gli animali. Non soltanto quelli d’affezione, che hanno comunque una famiglia che si occupa di loro, ma – soprattutto – i selvatici ed i randagi, che dovranno fare i conti sia con il gelo sia con l’incremento del fabbisogno calorico giornaliero; anzitutto è sempre bene fare delle scorte di cibo sia per i cani e gatti che vivono in casa, sia per i selvatici.
La Protezione Animali ricorda innanzitutto che con questi eventi climatici, soprattutto nell’entroterra, lasciare cani e gatti fuori casa e senza o con scarsi ripari è un maltrattamento che può e deve essere perseguito penalmente. E con il terreno coperto interamente o nella maggior parte di neve la caccia deve intendersi SOSPESA; e sarebbe corretto che gli enti pubblici competenti in materia lo ricordassero ai cacciatori quando nevica !
Ed ecco di seguito alcuni consigli per aiutare gli animali ad affrontare l’emergenza climatica in corso.
Delle attenzioni da dedicare agli uccelli che frequentano i nostri giardini o i nostri balconi abbiamo già parlato.
Durante l’inverno molti mammiferi selvatici invece vanno in letargo o semi-letargo per poter sopravvivere al grande freddo e allora tocca a noi cercare di tutelare questi piccoli animali che dormono indifesi nelle loro tane. Bisogna fare attenzione, ad esempio, a non spostare cataste di legno, rami o altri materiali depositati nel proprio giardino negli ultimi mesi, in cui potenzialmente potrebbe aver costruito la tana qualche ghiro o riccio. Anche i cassoni delle tapparelle potrebbero essere rifugio di pipistrelli, o altri pertugi che trovano nelle pareti o finestre delle abitazioni, i cui muri hanno temperature leggermente superiori al freddo dell’esterno, essendo scaldati internamente.
Se ci dovessimo imbattere in un riccio in questo periodo dell’anno sarà quasi sicuramente sottopeso e affamato e va soccorso. L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata da quei ricci che vivono vicini a colonie feline dalle quali “rubano” cibo o nei giardini di persone che tutte le sere gli mettono a terra dei croccantini. Il consiglio è di continuare a farlo tutte le sere, anche d’inverno e anche in questo momento in cui i ricci dormono e non vengono più a mangiare, perché potrebbe capitare che si sveglino di tanto in tanto e una bella ciotola di croccantini sarà sicuramente utile e gradita.
Se invece troviamo svegli ghiri o pipistrelli, sicuramente vanno soccorsi e consegnati all’Enpa, che ricorda infine che la somministrazione di cibo ai cinghiali è ovunque vietata, nell’errata convinzione che ciò servirà ad allontanarli dagli abitati o a ridurne la fertilità.


Categorie: Curiosità