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Cinghiali. Le Associazioni ambientaliste e animaliste: gli abbattimenti sono inutili, anziché favorire interessi privati si ricorra alla prevenzione e al mondo scientifico

14/12/2023

 

Rimaniamo a dir poco sconcertati dal fatto che il Sindaco ha voluto accogliere le proposte dei cacciatori – portatori di interessi privati – e non rivolgersi invece al mondo scientifico, tema a cui dovrebbe invece ricondursi la gestione faunistica – autorizzando trappolamenti e uccisioni del tutto inutili dal momento che non si farà altro che liberare spazio: la natura e le popolazioni animali non sono oggetti inanimati“.
Questo il commento delle associazioni animaliste ed ambientaliste che entrano nel merito della questione relativa alla presenza del cinghiale in città e alla sua gestione dopo gli articoli apparsi sui media sull’ordinanza del sindaco Silvetti relativa alla cattura (e ammazza) cinghiali. Da Roma a Torino, sempre più cinghiali in città: ogni 48 ore un incidente  stradale - La Stampa
Certo, è più facile far credere alle persone meno preparate che eliminando gli animali si elimina il problema. Nulla di più falso! Oltre 25 anni di abbattimenti e uccisioni non hanno mai risolto nulla, mentre occorre ragionare in maniera globale e scientifica anziché far proporre delle “soluzioni” proprio ai cacciatori, gli ultimi interessati a risolvere la situazione in quanto portatori dei propri interessi privati.”
Secondo le associazioni, la strada da perseguire è quella indicata dal mondo scientifico, consapevoli che si tratta di un fenomeno molto complesso. “Ci si lamenta della presenza di cinghiali e di lupi, ma nei loro “habitat” – ovvero la campagna e la montagna, e persino nei parchi – gli esseri umani continuano a disturbare con attività impattanti – mountain bike, fuori pista, persino moto nei sentieri, pic-nic, spettacoli per non parlare della caccia e relativi spari ovunque. In questo quadro, gli animali si sposteranno nelle città e nelle periferie, dove trovano rifiuti e risorse”. La strada è quindiCinghiali travolgono e fratturano il femore a un ciclista nella prevenzione: per la sicurezza stradale occorrono dossi e dissuasori anti-attraversamento, e recinzioni nei punti più sensibili, per i cittadini serve una corretta informazione, e poi occorre agire per una diversa gestione dei rifiuti – unanimemente riconosciuta come causa scatenante dei cinghiali in città. Ma soprattutto occorre una visione globale, in una regione e in un comune che continuano a cementificare e sottrarre territorio naturale.
Chiediamo al sindaco Silvetti che non vi siano inutili stragi, evitabili catturando gli esemplari e traslocandoli in un’area esterna alla città, sterilizzandoli, ma al contempo di dimostrare un cambiamento di rotta interpellando il mondo scientifico e i soggetti portatori di interessi pubblici, come la Consulta animalista al comune creata anche con questo scopo, per lavorare seriamente per soluzioni non solo più etiche, ma realmente efficaci.”


Categorie: Cura e gestione, Mondo animale