Arturo è un vecchio orso polare, l’unico sopravvisuto in Argentina, che ormai da una ventina d’anni vive nello zoo di Mendoza, in condizioni definite precarie da diverse ong locali. Per offrirgli una vita più dignitosa e consona alla sua specie l’attrice americana Cher ha richiamato alle sue responsabilità la presidente Cristina Fernandez de Kirchner, per le “torture” alle quali viene sottoposto l’animale.
“Non piangi per lui Argentina? Non ci sono lacrime da parte della presidente per le torture a ‘Arturo’. Le sue mani saranno macchiate di sangue quando morirà”, questa la denuncia via twitter di Cher, riferendosi all’orso per cui è svanita la possibilità di tornare più vicino al grande nord.
Negli ultimi mesi la stampa locale ha più volte parlato dell’orso, che ha 28 anni, riferendo che ‘Arturo’ doveva lasciare l’Argentina per essere trasferito in Canada, viaggio che poi è stato bloccato per diverse ragioni. A Buenos Aires si ricorda ancora d’altra parte la morte di un altro orso polare, ‘Winner’, deceduto nel Natale di tre anni fa probabilmente a causa delle cattive condizioni ambientali dello zoo locale e dei rumori per i fuochi d’artificio.
Lo zoo di Mendoza, che si trova ai piedi della Cordigliera delle Ande, è d’altro lato finito in queste ore nel mirino delle ong animaliste a causa della morte, per un tumore, di un leone africano, fatto che ha sollevato altre polemiche nelle reti sociali.
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