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Cani operati per diventare corrieri della droga con l’intervento di un veterinario corrotto

07/05/2012

Due cani, un rottweiler e un dogue de bordeaux sono stati trasformati, loro malgrado, in corrieri della droga da Massimo Pracchia, un pregiudicato di 32 anni originario di Livorno ma residente a Pontedera (Pisa).
Gli ovuli di cocaina venivano inseriti nella pancia dei cani con un intervento chirurgico eseguito da un veterinario senza scrupoli.
Così i cani cani diventavano insospettabili corrieri della droga per il Pracchia che tramite loro riceveva la cocaina.
Entrambi i cani avevano tatuaggi con microchip esteri, i cui paesi di provenienza sono ancora in corso di accertamento.
I carabinieri, dopo alcune settimane di controllo sul pregiudicato, considerato uno spacciatore di buon livello incaricato di rifornire gli spacciatori della Toscana e non solo, hanno arrestato Massimo Pracchia trovando e sequestrando nella sua abitazione un chilo di cocaina, 24 mila euro in contanti, 94 grammi di hashish e 21 di marijuana, bilancine di precisione e altri oggetti necessari al confezionamento delle dosi. I cani usati per il traffico di stupefacenti rischiavano di morire se gli ovuli si fossero aperti nella loro pancia, ma dopo l’arresto di Pracchia, la sua ex convivente, alla quale l’uomo aveva affidato il dogue de bordeaux, e che fortunatamente era ignara di quanto stava accadendo, ha portato l’animale che accusava dei malori in una clinica veterinaria dove dalla radiografia venivano individuati i cinque ovuli contenenti un altro chilo e mezzo di cocaina e cicatrici di altre precedenti operazioni. Pracchia è stato accusato oltre al traffico di stupefacenti anche di maltrattamento di animali in concorso con un veterinario che non è ancora stato individuato dagli investigatori. 


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