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Cani e gatti in giardino tra piante e fiori, gioie e dolori…..

16/07/2014

Con la bella stagione avere uno spazio verde dove giocare o schiacciare un pisolino all’ombra di un cespuglio è una grande gioia per i nostri amici a 4 zampe ma, soprattutto quando sono ancora cuccioli curiosi e pronti a mordicchiare qualsiasi cosa gli arrivi a tiro, anche il giardino di casa può nascondere pericoli impensati come le piante e i fiori. Tanto belle e colorate le piante più frequentemente presenti in casa e in giardino in molti casi, infatti, potrebbero rivelarsi tossiche o addirittura letali per i nostri cani e gatti.
L’elenco completo sarebbe davvero lunghissimo, quindi quello che segue è da considerarsi relativo alle piante più comuni e diffuse nelle nostre zone.
Azalea: L’azalea è una pianta appartenente al genere delle Ericaceae. È estremamente diffusa, dai fiori colorati. Le sue foglie e il suo nettare sono considerati elementi fortemente irritanti per i gatti, ma anche per i cani. Se ingerita, può dare avvio dopo qualche ora a sintomi caratterizzati da: vomito, diarrea, coliche, ma anche depressione, nausea e anoressia. In alcuni casi possono esserci ripercussioni a fegato e reni.
Stella di Natale: La tossicità della stella di Natale è una cosa risaputa. È pericolosa sia per i cani che per i gatti.
La stella di Natale fa parte della famiglia delle euforbie, piante tipicamente ornamentali che risultano tossiche a causa di una linfa lattiginosa particolarmente irritante per la cute e, se ingerita, anche per il tratto gastrointestinale. Può causare vesciche dolorose nella bocca e spasmi allo stomaco. Tra i sintomi troviamo diarrea e vomito. In caso di intossicazione, è necessario intervenire tempestivamente.
Edera: Anche l’edera è una pianta velenosa sia per cani che per gatti. Il principio tossico, l’ederagenina, è contenuto sia nelle  foglie che nei frutti. L’ingestione di foglie e fiori può causare problemi al tratto gastrointestinale. In dosi elevate, può portare a depressione nervosa e problemi cardiaci. In corso di avvelenamento, le manifestazioni iniziali sono rappresentate da eccesso di salivazione, dolori addominali, diarrea e nausea. Nei casi più gravi, l’animale può entrare in coma e morire.
Gelsomino: Il gelsomino è una pianta tipica, presente in molti giardini e balconi perché coltivata facilmente anche in vaso. Il gelsomino è pericoloso soprattutto per i gatti. L’ingestione delle sue parti può portare a mancanza di coordinazione, disturbi della vista, secchezza delle fauci, debolezza muscolare, crisi convulsive e insufficienza respiratoria.
Ranuncolo: I ranuncoli sono dei colorati fiori ornamentali provenienti dall’Asia. L’ingestione delle loro parti può essere pericolosa per i gatti a causa della linfa contenuta nei fiori, che può causare dermatiti, stomatiti,piante_320x200 insufficienza renale e convulsioni.
Primula: Più lievi invece gli effetti derivanti dall’ingestione della primula. Foglie o gambi possono generare nei gatti dermatiti da contatto o problemi a livello gastrointestinale.
Ortensia: Da prestare attenzione, se avete gatti in casa, anche alle ortensie. Sia i suoi fiori che le sue foglie possono essere causa di vomito e diarrea nei vostri felini.
Oleandro: L’oleandro è un arbusto ornamentale i cui fiori possono assumere vari colori. È considerato tossico sia per i gatti che per i cani, a causa dell’oleandrina, una sostanza amara in esso contenuta.
I sintomi dell’avvelenamento da oleandro possono presentarsi fino a tre ore più tardi. In genere cominciano con nausea e vomito, seguiti da diarrea. Nei casi più gravi, si può venire incontro a un aumento della frequenza e della profondità della respirazione, come del battito cardiaco. L’alterazione della circolazione generale può causare anossia.
Tasso: Il tasso è un arbusto sempreverde molto usato come siepe ornamentale. Gli aghi sono di colore verde scuro nella parte superiore e verde chiaro in quella inferiore. La sua tossicità è contenuta negli aghi, nella corteccia e nei semi. I suoi frutti carnosi possono attirare gli animali, in particolar modo i cani. I primi sintomi che indicano un’intossicazione causata da questa piana sono tremori, debolezza muscolare, infine dispnea e collasso. L’effetto è molto rapido e, se non si interviene in tempo, può portare alla morte.
Rododendro: Le foglie di rododendro possono essere velenose per i nostri cani. L’ingestione anche solo di una quantità pari allo 0,2% del peso complessivo dell’animale può portare a depressione, nausea, vomito ed eccessiva salivazione.
Vischio: La tossicità del vischio è contenuta nelle sue bacche. L’ingestione di grandi quantità delle sue parti provoca nei nostri pelosi nausea, vomito e gastroenterite.
Se, come è probabile, avete in casa o in giardino queste piante non è il caso di andare nel panico. Per stare più tranquilli, le piante si possono proteggere con delle reti reperibili in qualsiasi vivaio e a onor del vero posso dire che nel mio giardino ci sono quasi tutte ma mai i tanti cani e gatti vissuti con me hanno avuto problemi. Comunque al comparire dei primi sintomi che possono farvi pensare a un’intossicazione, non temporeggiate e contattate subito il vostro veterinario.


Categorie: Curiosità