La Regione Lazio è la terza regione italiana che vieta le catene per legare i cani: i trasgressori rischiano sanzioni fino a 2500 euro. Bisogna far rispettare la legge e tutelare il benessere degli animali mettendo fine definitivamente alla crudele pratica di usare catene e collari a strozzo per tenere gli animali.
Purtroppo molti insensibili proprietari di cani fanno finta di non saperlo e ai loro 4zampe offrono una vita d’inferno.
Ci vorrebbero più controlli sul territorio come avvenuto nei giorni scorsi a Formello (RM) dove le Guardie Zoofile Ambientali Norsaa di Roma a seguito di una segnalazione per cani a catena si è recata sul posto.
La verifica ha messo in evidenza che gli animali entrambi a catena non avevano nemmeno il microchip. I cani sono stati liberati immediatamente e gli operatori hanno emesso prescrizioni e sanzioni. Ricordiamo che nella Regione Lazio è vietato detenere cani a catena: È vietato detenere animali legati a catena o con qualsiasi altro mezzo atto a limitarne la libertà di movimento Art. 19 Comma 2 euro 833,33. Mentre per il microchip:Mancata iscrizione all’anagrafe canina entro 60 giorni Art. 12 Comma 1, euro 308,00
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