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Bruciarono un gatto, sei mesi senza condizionale

16/08/2011

Riportiamo questa notizia sull’orribile fine di un micino fiducioso pubblicata dal sito della Lega Antivivisezione (www.lav.it / le nostre campagne / cani e gatti / maltrattamenti / news maltrattamenti) per la pena inflitta ai suoi aguzzini senza concedere loro alcun attenuante che gli consentisse di giovarsi della sospensione condizionale della pena.
“Sei mesi di reclusione senza  la sospensione condizionale della pena, oltre al pagamento delle spese processuali. Una condanna senza sconti quella inflitta dal Tribunale di Tempio (Olbia – Tempio) a tre operai che nel 2006 si resero artefici di una crudeltà senza paragoni: attirarono un gattino in una gabbia con l’inganno, per poi cospargerlo di  alcol e dargli fuoco, divertendosi a vedere come il povero animale fuggiva contorcendosi dal dolore, “a mo’ di torcia”, come scrivono i giornali.
L’animale, abituato a vivere in famiglia e docile nei confronti delle persone, riuscì a fuggire in casa, ma per lui non ci fu scampo:  le ustioni di primo, secondo e terzo grado, diffuse per il 75% del corpo, “con carbonizzazione di alcune aree facciali e perdita di sostanza siero plasmatiche”, lo hanno portato alla morte dopo un’agonia di tre giorni.
Gli imputati, G. P.  e M. P., di 46 e 33 anni, entrambi di Guspini (Medio Campidano), e M. G., di 30 anni, di San Gavino Monreale (Medio Campidano), sono stati condannati dal giudice, Riccardo De Vito, alla reclusione senza che fosse concessa la sospensione condizionale della pena perché, scrive il magistrato, “la condotta denota pericolosità sociale e assenza di scrupoli. La prognosi sulla capacità di astenersi in futuro da altri reati appare sfavorevole ai fini della concessione della sospensione condizionale della pena”.
Proprio recentemente, grazie alla legge 201/2010 le pene previste dal nostro Codice penale per il maltrattamento e l’uccisione di animali ( artt. 544 bis e 544 ter c.p.) sono state inasprite. Per saperne di più controlla le pagine dedicate alla normativa a tutela degli animali e la sezione sui maltrattamenti”.


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