L’agente Alicia Lorena Lindgvist della polizia di Misiones, in Argentina, stava perlustrando il quartiere di Christ King, quando è stata attirata da qualcosa di inconsueto: “Stavo camminando e ho notato un gruppo di gatti seduti molto vicini l’uno all’altro. Di solito non assumono questa posizione. Ero curiosa, mi sono avvicinata e l’ho visto. Il bambino era sdraiato sul fondo di un canale, e i gatti erano tutti sopra di lui. Lo stavano riscaldando mentre dormiva. Alcuni lo leccavano, il bimbo era in condizioni pietose, sporco e smagrito. Quando mi sono avvicinata, i gatti sono diventati guardinghi, e mi hanno soffiato”.
E’ così, come riportato dal The Telegraph, che è stato ritrovato un bambino di un anno, circondato da otto gatti che lo hanno vegliato, scaldato con i loro corpi nel gelo della notte e anche sfamato visti i numerosi avanzi di cibo ritrovati nel canale dove si era rifugiato.
I medici che hanno dato le prime cure al bambino sono convinti che senza queste otto tate pelose il piccolo sarebbe morto per il freddo e che a loro deve la vita non certo al padre, un barbone rintracciato dalla polizia che ha ammesso di aver perso il figlio mentre raccoglieva stracci e cartoni da vendere. L’uomo non è sembrato meravigliato quando la polizia gli ha raccontato da chi è stato sfamato, scaldato e salvato suo figlio. Agli agenti ha risposto che il piccolo ha, fin da quando è nato, un legame speciale con i gatti che lo amano e vegliano sempre su di lui.
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