Il microchip è fondamentale anche per i gatti. Lo lo conferma la storia di Backy, il gatto senza microchip, smarrito a Terentola (Arezzo) e che la Sezione Enpa locale, ha impiegato due mesi per rintracciare il proprietario del micio che altrimenti sarebbe stato rintracciato con la semplice lettura del chip apposto sulla bestiola. Di Backy, non si avevano notizie dai primi giorni di dicembre. “Raccolto dai nostri operatori, sofferente, a Pescaiola il 22 dicembre – ha spiegato la presidente di Enpa Arezzo, Alessandra Capogreco – il gatto è potuto tornare in famiglia grazie a un annuncio su Facebook dopo oltre due mesi. Un vero miracolo. È importante quindi che le persone capiscano che microchippare il gatto è un passo fondamentale per garantirgli non solo la sua identità ma anche maggiore tutela”.
L’importanza della sterilizzazione e dell’utilizzo del microchip – spiega Alessandra Capogreco -, per i gatti è fondamentale per la loro tutela. Tutti i gatti hanno una loro identità e riconoscerla legalmente è un passo che auspichiamo arrivi presto come obbligo. Attraverso i nostri canali social condividiamo molti annunci di gatti dispersi e purtroppo solo per una minima parte di loro riusciamo a scrivere un lieto fine. Il ricongiungimento di Backy con i suoi umani dopo 2 mesi, è stato un vero miracolo. È importante quindi che le persone capiscano che microchippare il gatto è un passo fondamentale per garantirgli non solo la sua identità ma anche maggiore tutela”.
Categorie: Cura e gestione, Gatti
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