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Aspirava a diventare guardia zoofila ma teneva i suoi cani e gatti al gelo in un canile lager

08/02/2012

Si dichiarava una grande amica degli animali e il suo sogno era diventare guardia zoofila dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali). In realtà però il concetto della donna di come vanno tenuti gli animali per il loro benessere si è rivelato terrificante.
La stessa associazione in cui voleva entrare come guardia zoofila ha scoperto che teneva i suoi 10 cani e 4 gatti in condizioni igienico-sanitarie inadeguate, al freddo e senza mai vedere la luce. Gli animali vivevano rinchiusi in gabbie nel bagno, dove sono state trovate anche due tartarughe, e in box esterni costruiti in una casa nel centro storico di Busto Arsizio di proprieta’ della una donna.
Le guardie zoofile dell’Oipa di Varese con il supporto dei carabinieri di Busto Arsizio, erano intervenute per un normale controllo amministrativo in un’abitazione dotata di box per il ricovero di cani quando invece si sono trovate in un vero e proprio canile-lager. Nella casa, con finestre e tapparelle chiuse, l’aria era irrespirabile per le deizioni degli animali sparse a terra. All’esterno in angusti recinti, coperti solo con teli di plastica nera, privi di uno spazio adatto a garantire una protezione dalle intemperie erano rinchiusi 3 cani, due boxer e un pastore tedesco sofferenti per le basse temperature.
Nel commentare il bliz, l’Oipa ha detto: “Solo uno dei 10 cani – un pastore tedesco anziano – era libero, gli altri (boxer, shitzu e galgo spagnolo) erano rinchiusi in kennel sottodimensionati e sporchi. Nel bagno erano chiusi 4 gatti soriani diventati fobici a causa della costante detenzione nell’oscurita’. Erano talmente spaventati che non e’ stato possibile alcun accertamento clinico da parte dei veterinari. Tutti i cani visitati risultavano denutriti, con carenza di tono muscolare e difficolta’ deambulatorie. Le due testuggini acquatiche tenute in un terracquario con filtro e riscaldatore spenti, presentavano chiari segni di macerazione della cute”.
Gli animali sono stati preventivamente sequestrati affidati a centri che potessero realmente prendersene cura. La struttura fatiscente del canile è stata sequestrata e la donna denunciata per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze”.
La stressa associazione animalista Oipa potrebbe costituirsi parte civile nel procedimento penale contro l’aspirante guardia zoofila.


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