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Animali randagi in Italia: 700mila cani e 2 milioni di gatti

11/05/2012

Secondo le stime relative al 2011 fornite dal Ministero della Salute, i cani randagi presenti sul territorio nazionale sarebbero circa 700mila largamente superati  dai gatti delle ventiduemila colonie feline censite dove vivrebbero almeno due milioni di esemplari. Le stime sul randagismo di cani e gatti sono state fornite a margine della presentazione del portale www.vacanzea4zampe.info, un’iniziativa che permette di scegliere le strutture dove poter portare in vacanza con se anche il proprio cane o gatto invece di abbandonarlo incrementando il randagismo come ancora molti fanno senza alcuno scrupolo.
I dati della task force per la tutela animale del ministero, sono privi delle cifre di otto regioni, tra l’altro quelle dove il fenomeno del randagismo è maggiormente diffuso. Per ottenere i dati necessari si è provveduto in questi casi a parametrare alcuni numeri forniti negli anni precedenti, prevedendo una costanza di rendimento del fenomeno come ipotesi di partenza. Ecco perché si tratta di stime indicative, ma che permettono comunque di dare un’idea di quanti cani e gatti vivono per strada o nelle campagne del nostro territorio. Altri numeri interessanti forniti dal ministero sono i cani vaganti che nel 2010 sono stati accolti dalle strutture pubbliche, ben 103mila, mentre 70mila sono stati i gatti sterilizzati.
Per il sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, il problema dell’abbandono in estate degli animali domestici “torna a manifestarsi. Non credo che la crisi influirà sul comportamento degli italiani: è una questione di mentalità. Nonostante leggi, interrogazioni parlamentari, pubblicità televisive per sensibilizzare sul tema, l’abbandono estivo di animali resta un problema nel nostro paese, frutto dell’egoismo e dell’irresponsabilità dei proprietari. Tornando ai numeri forniti dal ministero, vengono evidenziati anche casi limite come quelli di Lampedusa, citata dal sottosegretario: sull’isola ci sono infatti troppi animali randagi in proporzione all’estensione del territorio, e inoltre “c’è un canile nuovo, che però non è operativo per varie diatribe. Andrò a Lampedusa per verificare la situazione”.
Un censimento del randagismo che porta all’emersione di alcuni temi portanti sia per la salute degli animali che dell’uomo. I cani senza padrone, infatti, sembrano derivare dai crescenti casi di abbandono – storicamente piùcolonie-feline-condominiali_320x200 frequenti a ridosso dei periodi vacanzieri – e della scarsa informazione sui benefici della sterilizzazione. Un cane non sterilizzato e libero di vagare per le città è, ovviamente, un animale in grado di riprodursi e di rimpolpare le fila dei vagabondi. Identica la situazione per i gatti, anche se più gestibile rispetto a quella canina. Per colonia felina si intende un gruppo più o meno grande di gatti, solitamente nell’ordine di almeno una decina: 22.000 colonie potrebbero, forse per difetto, addirittura far stimare a 220.000 gli esemplari in circolazione.


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