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Adottato Gaz, la mascotte della valle dei templi

18/10/2012

Gaz, la mascotte delle Valle dei Templi (Agrigento), che secondo alcuni sarebbe stato prelevato e rinchiuso nel rifugio dell’Enpa di Agrigento, ha trovato una nuova famiglia. Si chiude così, con il miglior esito possibile, una vicenda che ha scatenato polemiche, spesso ingenerose, e che non sempre hanno rispecchiato la reale dinamica dei fatti.
Come molti altri quattrozampe, il meticcio era stato abbandonato proprio nel parco archeologico – una specie di “isola naturale” non priva di rischi visto il numero di animali che finiscono investiti sulle strade limitrofe – dove ha vissuto per circa un anno. Qui Gaz era solito “accompagnare” i visitatori durante le escursioni turistiche, trotterellando al loro fianco con la speranza di ricevere qualche carezza e, magari, del cibo. Con un carattere forte e per nulla timido, il cane non ha mai dato segni di aggressività. Fino a quando qualcuno, in circostanze quanto meno dubbie vista l’assoluta mancanza di testimoni, non ha lamentato di essere stato morso.
Per Gaz questo significava essere catturato da un accalappiacani ed entrare in canile; più precisamente in un struttura privata convenzionata con il Comune. Ma ecco che arriva il colpo di scena: i volontari dell’Enpa di Agrigento, avuta notizia di ciò che stava per accadere, intervengono sul posto ottenendo con una trattativa lunga e laboriosa di essere loro a seguire l’animale. Per il Comune – questa la carta vincente che ha permesso all’Enpa di convincere i suoi interlocutori – non ci sarebbe stato alcun aggravio economico: le spese sarebbero state interamente a carico dell’associazione.
«Da quando abbiamo ricoverato il meticcio nel nostro rifugio – spiega l’Enpa di Agrigento – la nostra priorità assoluta è stata quella di trovargli una casa e fargli riacquistare la fiducia negli uomini.» Arriva però un secondo colpo di scena. Mentre Gaz viene accudito dall’Enpa, nella Valle dei Templi iniziano a verificarsi inquietanti episodi di avvelenamento, costati la vita a numerosi “trovatelli”. «In una situazione del genere, restituire il cagnolino al parco archeologico avrebbe significato metterne a rischio l’incolumità e, forse, la stessa sopravvivenza – proseguono i volontari di Agrigento –. Per questo, quando qualcuno cercava di organizzare petizioni sul web per restituire Gaz alla Valle dei Templi, ci siamo opposti dichiarando pubblicamente che il quattrozampe sarebbe uscito dal rifugio solo in caso di adozione.»
Nessuna volontà di danneggiare il “trovatello”, dunque, ma solo il tentativo di proteggerlo da un grave pericolo. Con il senno di poi, e al netto delle polemiche, la decisione della Protezione Animali di Agrigento si è dimostrata lungimirante perché Oggi Gaz vive con la sua nuova famiglia in Liguria dove ha un giardino tutto per lui. 


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