Tre trafficanti di cuccioli accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al traffico illecito di animali da compagnia sono stati scarcerati dopo aver patteggiato le pene che andavano da due anni e tre mesi a tre anni e un mese. I tre accusati sono stati i primi ad usufruire del patteggiamento in Italia in base alla nuova legge sul traffico illecito degli animali di compagnia, la 201 del 2010, entrata in vigore a dicembre.
Gli imputati, Alessandro Ciminelli di Pistoia di 48 anni, suo figlio Michel di 27 anni, Kimitne Kovacs Zsanett, un’ungherese di 27 anni gestivano un vergognoso traffico di cuccioli dall’Ungheria. La donna, tramite annunci su internet, procurava i cani che i i due uomini poi vendevano. Molti dei cuccioli sono morti appena consegnati ai nuovi proprietari o non hanno superato il viaggio per l’Italia.
L’indagine ha preso il via a seguito delle denunce presentate da persone che avevano acquistato i cani su internet, convinti che a venderli fosse un allevamento certificato. All’arrivo dei cuccioli, privi di microchip e malati, i proprietari volendo contattare l’allevamento hanno scoperto che questo era inesistente.
L’intervento e le indagini della Forestale hanno permesso di salvare almeno 27 cuccioli dei cento venduti dall’organizzazione, tutti di razze molto richieste.
I tre delinquenti, anche se scarcerati, avranno comunque l’obbligo di firma.
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