Quaranta pastori del Caucaso, bellissimi cani di grossa taglia, rinchiusi in un capannone di Fivizzano (MC) finito sotto sequestro preventivo, “ricevono cibo saltuariamente” e versano “in pessime condizioni igieniche”. La denuncia viene dall’avvocato Monia Giatti, responsabile del Movimento animalista di Massa Carrara che domani richamerà l’attenzione sul caso con un sit – in. “Il capannone – spiega l’avvocato Giatti al “Tirreno” –è sotto sequestro ma i cani non sono stati spostati. Risultano aggressivi, non abituati all’uomo e impossibili da avvicinare se non sedati”. Secondo il quotidiano locale, le Guardie zoofile avevano scoperti un giro d’affari molto redditizio intorno ai pastori del Caucaso, i cui cuccioli sarebbero venduti a prezzi elevati sul web.
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