Premesso che le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione, il Comune di Belluno ha pubblicato un’ordinanza che impone il «divieto di distruggere, rimuovere o danneggiare nidi di rondine, balestruccio, rondone e specie affini in tutto il territorio comunale», che comporterà la tutela dei nidi anche al di fuori dei periodi riproduttivi (autunno e inverno), così da permetterne il riutilizzo per più anni.
La disposizione vieta anche il deposito di materiali entro due metri dal nido, per non agevolare gli animali predatori. Le violazioni saranno multate da 25 a 500 euro. Inoltre, il Comune prevede campagne di sensibilizzazione tra la cittadinanza e nelle scuole. «Questa ordinanza – spiega l’assessore alle politiche ambientali, Stefania Ganz – nasce dalla volontà di proteggere la rondine e di riconoscerne l’importanza, e si incontra con l’obiettivo che da sempre persegue il Movimento Antispecista bellunese, che da anni lavora per diffondere maggiore sensibilità sui temi della protezione degli animali in generale, e delle rondini in particolare». «Ringraziamo quindi i volontari dell’associazione che ci hanno proposto questa ordinanza – conclude – e annualmente si occupano del posizionamento delle tavolette anti-guano distribuite in città, della loro rimozione, pulizia e ricollocamento».
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