Erano i primi giorni di novembre dello scorso anno. Il corpo di Siria, agonizzante, venne trovato nelle campagne alla periferia di Zanica (Bergamo) grazie a una passante che aveva udito i guaiti disperati dell’animale. Siria, infatti, non solo era sopravvissuta alla brutale aggressione, ma era riuscita anche a riemergere col muso dal terreno. Chiamati i soccorsi, la cagnetta venne immediatamente affidata alle cure di un veterinario. Si scoprÏ poi che il povero animale, malato di tumore, era stato colpito in testa con un badile e quindi sepolto vivo dal suo proprietario con l’aiuto dell’amico. Siria visse ancora pochi giorni poi il suo fisico, stremato dalla malattia e dalle percosse, cedette.
“Individuato, il pensionato – fa sapere ancora l’Enpa – ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato in concorso per uccisione di animali e tentato reato: evidentemente voleva disfarsi dell’anziana cagnolina, sbarazzandosi di lei e della sua malattia, come se Siria fosse un rifiuto da interrare in un discarica”.”Restiamo in attesa della decisione del giudice circa la richiesta di patteggiamento dell’imputato. Auspichiamo comunque – conclude la Protezione animali – che in caso di accoglimento la pena applicata all’84enne sia congrua con i reati e contestati e la particolare crudeltà della condotta posta in essere”.