Una brutta vicenda nata all’interno di una pregressa faida familiare e a farne le spese è stato il doberman Jordan e 15 gattini. Il cane, probabilmente istigato e messo nella condizione ha fatto una strage dei gattini.
Dopo il terribile episodio Jordan era stato portato via e rinchiuso in un canile. I micini uccisi erano del cognato del suo proprietario suo padrone, un imprenditore agricolo 47enne bresciano.
Il Tribunale del Riesame di Brescia ha “scarcerato” il cane mentre il proprietario era già stato assolto dal Tribunale di Brescia dall’accusa di aver fatto uccidere i felini del parente perché “il fatto non sussiste”.
Ma il 4 novembre 2016 il proprietario del cane tornerà in aula per un nuovo processo: dovrà rispondere di uccisione di animali e stalking nei confronti della sorella, del cognato, dei nipoti e della madre. Il tutto è nato quando il 2 ottobre 2015 l’uomo aveva aizzato, secondo l’accusa, il suo dobermann Jordan contro i 15 gattini del familiare, uccidendoli tutti.
Secondo il suo padrone, da quando era stato rinchiuso nel canile Jordan si era rifiutato di mangiare. “Temo che possa morire, lo vedo molto depresso e fa fatica a nutrirsi. Non vedo l’ora di riportarlo a casa”, aveva detto l’imprenditore bresciano. Ora il cane Jordan sarà libero di tornare nel giardino della cascina di Quinzano dove speriamo sia lasciato tranquillo.
L’imprenditore agricolo bresciano, inoltre, era già stato denunciato dal parente in quanto il 10 settembre avrebbe schiacciato e ucciso col trattore altri gatti.
Una vicenda triste e vile di contrasti tra cognati costata la vita a 15 esserini innocenti e il canile a Jordan.
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