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Cani considerati come figli, per la scienza il rapporto è comparabile a quello tra genitori e figli

18/01/2021

“Lo amo come un figlio”, quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase all’indirizzo di un cane e magari a qualcuno è sembrata ridicola ma ora è proprio la scienza a dirci che non c’è niente da ridere perchè il rapporto tra il cane e il suo umano è filiale.
Un team di comportamentalisti veterinari dell’Università di Vienna, riporta innovet.“,  innovation company” italiana del settore veterinario,  lo conferma a pieno titolo, dimostrando anche per il cane, come per il bambino, il cosiddetto “effetto base sicura”: vale a dire, il riconoscimento del proprietario (o del genitore) come punto di riferimento (base sicura) per interagire con l’ambiente.
Il team viennese ha esaminato le reazioni di 20 cani in tre situazioni diverse, rispettivamente con proprietario assente, proprietario silenzioso e proprietario incoraggiante. Durante l’esperimento, i cani avevano la possibilità di manipolare giochi interattivi per poter guadagnare una golosa ricompensa. Sorprendentemente, a fare la differenza era la presenza o assenza del proprietario, tant’è che i 4 zampe si impegnavano molto meno a recuperare il premio quando i loro proprietari non erano presenti. Il silenzio del proprietario e il suo incoraggiamento, invece, facevano poca differenza.
In un altro esperimento, infine, i ricercatori sostituivano il proprietario con una persona sconosciuta. I cani non mostravano alcun interesse per l’estraneo, né tantomeno la sua presenza influenzava l’interesse dell’animale per il recupero della ricompensa. Insomma, a motivare gli animali era solo la presenza del padrone, la “base sicura” cui appoggiarsi per acquisire sicurezza e muoversi nell’ambiente circostante.
Cani, dunque, come bambini. È una ragione in più per non abbandonarli mai.
fonte: innovet.it

 


Categorie: Curiosità