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Le fontane di Roma vietate ai 4zampe. Torna il divieto di bagnarsi per cani e umani

07/03/2019

Divieto di fare il bagno nelle fontane di Roma, anche per i quattrozampe. Questa la nuova misura prevista nel regolamento sul verde di Roma che ieri ha ottenuto l’okay della commissione Ambiente dell’assemblea capitolina. L’articolo 58 recita: “E’ vietato introdurre i cani nei canali, nelle fontane e nei laghetti”. Già lo scorso anno era stato fatto divieto ai proprietari di cani di lasciare i loro cani sguazzare nelle fontane cittadine. La misura, come riferisce “Il Messaggero”, compare nel nuovo Regolamento sul verde, che dopo un passaggio in  giunta, ieri ha ottenuto l’avallo della Commissione Ambiente e a breve sarà discusso in Assemblea capitolina, per il varo finale. Da quel momento in poi, addio bagni nei laghetti. Questione di «decoro», spiegano in Comune, ma anche di sicurezza per le bestiole e per chi è di passaggio, magari bambini.
L’articolo 58 del codice recita testuale: «È vietato introdurre cani nei canali, nelle fontane e nei laghetti» Non saranno più tollerate, quindi, le capatine acquatiche degli amici a quattro zampe, anche loro provati, a volte, dalle torride estati capitoline. Per rinfrescarsi, dovranno industriarsi e trovare qualche altro rimedio, insieme ai padroni. I quali, altrimenti, rischiano di vedersi recapitare una contravvenzione dalla Municipale.
Non si conosce ancor l’importo delle multe. L’importo sarà definito più in là, su questo punto il provvedimento si mantiene vago. E prevede semplicemente che «per le violazioni al presente regolamento si applichino le sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge nonché le eventuali sanzioni accessorie e/o interdittive previste da specifiche normative di settore».
Ma come detto, l’entità esatta della stangata sarà materia di un secondo provvedimento: «La somma per cui è ammesso pagamento in misura ridotta è determinata con delibera della Giunta Capitolina per ogni singola violazione». Tocca aspettare, quindi, per capire se il conto sarà salato oppure no.
La stretta di Palazzo Senatorio fa già arricciare il naso a più di un proprietario. «In fondo – si ragionava ieri a spasso per Villa Ada – hanno diritto anche loro (i cani, ndr) a rinfrescarsi durante l’estate, col caldo che fa per chi resta a Roma…». E ancora: «Qui a Villa Ada c’è un laghetto molto isolato, dove viene solo chi ha il cane, nessuno viene disturbato». A dirla tutta, c’è anche chi guarda con favore alle nuove, intransigenti regole del Comune. Per ragioni pratiche, soprattutto: «È una fatica lavarlo dopo il tuffo, altrimenti che odoraccio…».

 


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