Sette cuccioli di pastore abruzzese, tenuti in una gabbia piccola tra gli escrementi e con poco cibo, sono stati salvati dai carabinieri di Mosciano Sant’Angelo e consegnati al servizio veterinario della Asl per essere sfamati e curati. Uno di loro, in particolare, era ferito in modo grave. Gli animali si trovavano in un’azienda agricola del posto il cui proprietario e’ stato denunciato per maltrattamenti d’animali. Del caso si sta occupando il sostituto procuratore della Repubblica di
Teramo.
“Questo grave fatto di cronaca a danno dei sette cuccioli e l’intervento dei carabinieri – commenta Walter Caporale, presidente dell’Associazione ‘Animalisti Italiani Onlus’ – sono la prova che finalmente si inizia ad avere attenzione nei confronti degli animali. Le attivita’ di sensibilizzazione delle associazioni hanno dato il loro frutto. Grazie all’intervento dei carabinieri – prosegue – e’ scattata immediatamente anche la denuncia per maltrattamento. Ringrazio le forze dell’ordine che sono intervenute. La Legge 189/2004 – ricorda Caporalee – ha modificato il Codice penale riconoscendo il reato di maltrattamento degli animali che e’ punibile con il carcere da tre mesi ad un anno e ammende da 3.000 a 15.000 euro. L’auspicio – conclude – e’ che la giustizia faccia il suo corso e si punisca il responsabile del maltrattamento”.
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