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Finito l'effetto Harry Potter, in Gran Bretagna centinaia di gufi abbandonati

22/05/2012

Era già successo con “La carica dei 101” quando, sulla scia del successo del film, in troppi, presi da irrefrenabile desiderio di avere uno di quei teneri e buffi cucciolotti, avevano acquistato un dalmata senza pensare che una volta adulti sarebbero diventati cani vivacissimi e avrebbero richiedesto spazio, tempo e tanta dedizione. In breve l’abbandono dei dalmata divenne un fenomeno mondiale.
Ora la storia sembra ripetersi dopo lo strepitoso successo delle avventure di Herry Potter.
Con la conclusione della saga, lo spirito di emulazione per il fantastico eroe è andato scemando anche trai suoi più ferventi estimatori così centinaia di gufi sono stati abbandonati in tutte le contee della Gran Bretagna. Molti fan di Potter avevano scelto come animale da compagnia un gufetto come quello del giovane mago ma la moda è passata e l’impegno di accudire un uccello di quel genere ha fatto il resto. Così hanno deciso di disfarsene liberandoli nelle campagne senza sapere che non sempre sarebbero stati in grado di sopravvivere.
I rifugi per rapaci accolgono sempre più gufi abbandonati e in difficoltà.
“Prima dei film avevo sei gufi tra i miei ospiti”, ha raccontato al Sunday Mirror Pam Toothill, gestore di un centro di protezione animali di Corwen, Galles del nord. “Ora sono piú di cento. Ed è      tutta colpa di Harry Potter”.
Il maghetto nei film è infatti accompagnato dal suo gufo bianco, Hedwig. “La gente ha pensato ‘quanto sono carini’ e li ha comprati. Ma sono animali difficili da curare, e anche abbastanza costosi. E hanno bisogno di spazio per ‘sgranchirsi’ le ali almeno cinque volte al giorno”.
Toothhill ha dovuto prendersi cura di animali tenuti in condizioni inimmaginabili per un rapace. “Una signora teneva il suo gufo all’interno del comodino al fianco del letto e un tizio aveva un gufo da quasi due metri di apertura alare all’interno del suo bilocale: una follia”. “So che non è colpa di JK Rowling – conclude Toothhill – ma la gente non ha riflettuto abbastanza prima di comprare un gufo”.


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