Il Principe Henry, duca di Sussex ha recentemente dichiarato in una conferenza che i lavori che non soddisfano e non danno gioia devono essere lasciati. Facile a dirsdi se sei un principe ma non per la maggior parte dei comuni mortali. Allora bisogna augurarsi che il nuovo anno ci offra l’occasione di un lavoro veramente da sogno per chi ama gli animali. Perchè questo lavoro esiste…
Il sito Indeed, per esempio, come riportato da esquire.com, ha pubblicato una richiesta di dogsitter con uno stipendio medio di circa 35 mila dollari annui.
Il lavoro è negli Stati Uniti, dove la vita è più cara certo, però, 3 mila al mese per un lavoro in cui non c’è bisogno di qualifiche e nemmeno, molto spesso, di esperienza sembrano sono un bel guadagnare se poi sei amante degli animali non è neppure un lavoro. fortunatissimi, o bravissimi, o entrambe le cose.
Certo può capitare il cane difficile, il proprietaro esigente ma per un giovane, in Italia, amante dei cani, prendere ben più di 3 mila mensili e per accudirne più di uno magari 4 mila, o di più è un sogno. Ma se il dogsitter non sarà il nostro lavoro per la vita, magari un pensierino per una vacanza-lavoro potremmo farlo.
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Un fascicolo contro ignoti è stato aperto dalla Procura della Repubblica di Crotone per la morte della povera Musetta, un cane che da almeno dieci anni rappresentava un simbolo per il centro storico e che, soprattutto, era la preziosa compagnia di un’anziana vedova. Musetta lunedì sera è uscita come sempre dalla casa della donna, la signora Antonietta, per un giro. Alcuni abitanti del centro che conoscevano Musetta l’hanno sentita abbaiare impaurita e hanno notato un gruppo di ragazzi esplodere petardi. Poi della meticcia si sono perse le tracce. Invano le persone del quartiere l’hanno cercata per ore, poi ieri mattina Musetta è stata trovata morta sul lungomare. Secondo la prima ricostruzione, la cagnolina sarebbe stata investita da un automobilista che avrebbe anche cercato di soccorrerla ma secondo le prime ricognizioni sul corpo di Musetta, oltre all’investimento avrebbe ferite compatibili con l’esplosione dei petardi.Il caso è stato denunciato alla Procura della Repubblica dalla Sezione Enpa di Crotone, presieduta dall’avvocato Giuseppe Trocino. Sul luogo di rinvenimento del corpo di Musetta sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia Municipale. La Procura ha aperto una inchiesta contro ignoti. Le videocamere di sorveglianza aiuteranno a individuare gli autori dell’ignobile gesto.Per l’Enpa di Crotone che ha sporto denuncia presso la Procura della Repubblica assieme al Circolo Ibis di Crotone, al di là di ciò che abbia generato il decesso è fuori discussione che la cagnolina subito violenza gratuita e ci sono dei testimoni a confermarlo. “Le telecamere di videosorveglianza sicuramente faranno luce sull’accaduto, anche perché gli abitanti del centro storico ora esigono risposte. La zona è diventata completamente invivibile, in balia dello spaccio di stupefacenti, del degrado e di bande violente di ragazzini fuori controllo che giocano con la violenza contro cose e animali”.
Giuseppe Trocino, presidente della sezione Enpa e Girolamo Parretta, presidente del circolo Ibis, invitano tutti i cittadini che hanno visto o sanno qualcosa a contattare i Carabinieri per rendere testimonianza.
La signora Antonietta, che aveva in Musetta l’unica compagnia, è disperata.
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Come fronteggiare la sempre più numerosa presenza dei cinghiali, anche in zone fortemente atropizzate, è uno dei temi più cruciali dell’emergenza cinghiali. La delega ai cacciatori di risolvere il problema non solo è totalmente inutili nel controllo della popolazione di cinghiali ma addirittura sarebbe una delle cause del loro aumento.
Alla luce di tutto ciò è stato costituito il Tavolo Animali & Ambiente costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU, OIPA, PAN, PRO Natura e SOS Gaia per esaminare strategie diverse per una convivenza pacifica con la fauna selvatica. Dagli studi scientifici è emerso che le soluzioni cruente basate sull’abbattimento e affidate ai cacciatori non si sono mai dimostrate efficaci, oltre che eticamente inaccettabili. Le associazioni hanno comunicato che è stato firmato congiuntamente un concordato tra Agricoltori, Ambientalisti e Animalisti che segnerà un giro di boa nell’affrontare il problema della diffusa presenza della specie cinghiale.
Come primo inizio di linee comuni, è stato ufficializzato un accordo tra il COAARP (Comitato Amici degli Ambienti Rurali Piemontesi) e il Tavolo Animali & Ambiente. Un atto unico a livello Nazionale, che sancisce un patto tra gli agricoltori e il mondo scientifico dell’ambientalismo. Un accordo tra associazioni ambientaliste e animaliste con gli agricoltori contro l’attività venatoria considerata dannosa e inutile per risolvere il problema cinghiali nella direzione del benessere degli animali.
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La Federazione italiana associazione diritti animali e ambiente che chiede ai sindaci di intervenire, con ordinanze mirate, per tutelare gli animali (e per ridurre le occasioni di assembramento nel pieno della quarta ondata pandemica) vietando l’utilizzo di articoli pirotecnici in occasione delle festività.
Possibile – si chiede in una nota la Federazione che riunisce oltre ottanta associazioni di protezione animale, grandi e piccole – che ogni anno si debba assistere, come minimo, al triste spettacolo dei feriti che intasano le unità di pronto soccorso nella notte di San Silvestro, alle morìe di animali selvatici come gli storni di Roma, alle conseguenze spesso letali della fuga o del panico indotto negli animali da compagnia solo perché qualcuno non rinuncia a baloccarsi con aggeggi pericolosi e rumorosi? Ai sindaci, che ben conoscono le esigenze concrete dei propri territori, chiediamo di valutare interventi opportuni per evitare l’ennesimo scempio del buon senso a danno delle persone e degli animali.
Nell’immediato solo i primi cittadini possono prevenire o limitare i danni. A medio termine – sottolinea ancora la Federazione –stiamo studiando con gli uffici legali di Gaia animali e ambiente, Leidaa e Oipa un’iniziativa legislativa per disciplinare l’uso di articoli pirotecnici, nel rispetto della direttiva 2013/29/UE, e tutelare al meglio l’incolumità delle persone e degli animali.
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Lo zoo di Trois Vallées a Montredon-Labessonnie, nel sud della Francia dallo scorso fine settimana è stato temporaneamente chiuso dalle autorità locali dopo che un branco di nove lupi è fuggito dal loro recinto durante l’orario di visita.
Gli animali hanno distrutto i portelli di sicurezza e si sono arrampicati su una recinzione, ma non sono mai usciti dallo zoo.Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita ma quattro degli animali sono stati uccisi per “comportamento pericoloso”, ha detto all’agenzia di stampa AFP il funzionario locale Fabien Chollet.
I restanti cinque sono stati riportati nel loro recinto e anestetizzati dai funzionari locali che erano stati chiamati sul posto.
“Non c’erano molte persone nello zoo in quel momento e in nessun momento il pubblico era in pericolo immediato”, ha detto Chollet.
Ma ha aggiunto che lo zoo doveva essere chiuso fino a quando i problemi di sicurezza non fossero stati risolti.
Sul suo sito web, lo zoo di Trois Vallées ha dichiarato che chiuderà fino a metà gennaio per “lavori urgenti”.
Il proprietario del parco Sauveur Ferrara ha detto all’AFP che i lupi erano arrivati ??solo di recente allo zoo e ha sottolineato che i visitatori erano stati immediatamente evacuati dopo la fuga.
Il parco, che si estende su oltre 60 ettari, ospita più di 600 animali tra cui leoni, scimmie e fenicotteri. Non è la prima volta che viene ordinato di chiudere.
Lo scorso ottobre Barbara Pompili, ministro francese della transizione ecologica, ha costretto lo zoo a chiudere, citando preoccupazioni per il benessere degli animali e la sicurezza del personale. Tuttavia un tribunale ha annullato questa decisione pochi giorni dopo, consentendo allo zoo di tenere i suoi animali.
Fonte bbc.com
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Hugo, uno Staffordshire bull terrier di Plymouth (UK), è finito sotto i ferri dopo aver divorato, a Natale, sei pacchetti di monete di cioccolato.
Amie, la proprietaria del cane era scesa per alcune compere e rientrata a casa ha trovato sparsi in terra i pezzi di carta stagnola degli involucri vuoti delle monete di cioccolata. Ha subito capito cosa aveva fatto Hugo.
È tornata a casa sua a Plymouth, nel Devon, per trovare le monete sparite e gli involucri sparsi sul pavimento, prima di portare Hugo in un vicino ospedale per animali della PDSA.
“Sono stata fuori pochissimo tempo ma quando sono tornata a terra c’erano pacchetti strappati e pezzi di carta stagnola su tutto il pavimento, senza il cioccolato”, ha detto.
“All’inizio Hugo sembrava stare bene, ma ho capito che la situazione era grave quando ha iniziato a vomitare sangue. Poi ha avuto un violento attacco di vomito con sangue, quindi ho chiamato immediatamente il PDSA”.
Hugo è stato visitato, sedato e sottoposto a una radiografia, che ha mostrato il suo stomaco pieno di stagnola. Necessitava di un immediato intervento chirurgico per rimuovere le stagnole taglienti e salvargli la vita.
Un’infermiera veterinaria del PDSA, ha dichiarato: “Hugo è stato trattenuto una notte dopo il suo intervento chirurgico importante. Aveva bisogno di una flebo endovenosa, di farmaci e di cure infermieristiche intensive per aiutare il suo recupero. È stato molto fortunato e sarebbe potuto morire se non fosse stato curato in tempo. Anche se non è ancora completamente fuori pericolo, per fortuna Hugo ora è a casa a riposo rigoroso e sulla strada della guarigione”.
Molti di noi hanno in casa prelibatezze, dolci e cioccolatini in abbondanza, è importante ricordare che alcuni di questi alimenti sono molto dannosi per i nostri animali domestici. Alimenti tra cui cioccolato, torte tritate, cipolle, uvetta, uva, alcune noci, ripieno di salvia e cipolla e torta di Natale possono essere tutti dannosi e dovrebbero essere tenuti al sicuro fuori dalla portata delle loro zampe.
Un portavoce della PDSA ha dichiarato: “Se pensi che il tuo animale domestico possa aver mangiato qualcosa che non dovrebbe, chiama immediatamente il veterinario perché potrebbe aver bisogno di cure urgenti”.
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Sulla nosta rete viaria capità di veder transitare animali d’ogni genere, domestici e selvatici, dai cani alle giraffe. Per il sindaco di Mandas, Umberto Oppus è stata comunque una sorpresa vedere uno struzzo che percorreva a grande velocità e contromano la Ss 128, nel cuore dell’Isola.
Subito gli automobilisti di passaggio si son fermati a scattare foto e video che immortalano lo struzzo mentre sorpassa in senso inverso le auto in viaggio.
Sul posto i carabinieri per cercare di allontanare lo struzzo dalla carreggiata perchè la presenza del grosso pennuto avrebbe potuto causare incidenti, soprattutto per gli automobilisti che arrivano dal senso opposto a quello del volatile: “Ora sulla 128 c’è anche la corsia per gli struzzi”, scrive Oppus, a corredo dell’immagine che ha postato su Facebook.
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In Israele si è scatenata una delle più aggressive epidemie di influenza aviaria che ha ucciso oltre 5000 di gru migratorie. Come Si tratta di un evento considerato il disastro peggiore della fauna selvatica nella storia del paese. Le gru uccise dal virus sono parte del mezzo milione di volatili che attraversa Israele per raggiungere l’Africa. I corpi delle gru, rinvenuti ai confini con il Libano sono state rimosse con massima sollecitudine per evitare che potessero infettare altri animali selvatici, compresi gli avvoltoi. Si ritiene che altri 10.000 esemplari siano infetti. Si tratta, per le autorità, del peggior disastro della fauna selvatica nella storia del Paese.
Non è stato possibile risparmiare la vita di circa mezzo milione di polli che, per prevenire la diffusione della malattia, sono stati abbattuti.
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Un notizia che lascia quanto meno perplessi il rinvio a giudizio di due volontari animalisti perché avrebbero fatto “sopralluoghi su cani maltrattati eccedendo i propri compiti”. Con questa accusa il pm di Campobasso ha condannato due attivisti dell’associazione Stop Animal Crime di Campobasso perchè avrebbero impropriamente utilizzato un veicolo della Protezione Animali per raggiungere i luoghi dei maltrattamenti nel momento in cui la nomina prefettizia di guardie zoofile era scaduta. Ora dovranno andare a processo per “usurpazione di funzioni pubbliche” in relazione a tre ispezioni sullo stato di salute dei cani svolte nei comuni di Petrella e Campodipietra tra gennaio e febbraio scorsi.”Una vicenda paradossale, risultato di una giustizia colma di falle”, commenta l’associazione Stop Animal Crime Italia che aggiunge: “I cittadini coraggiosi e preparati che fanno il lavoro scomodo di pattugliare il territorio segnalando e denunciando reati vengono visti dalla pubblica amministrazione come un problema”. I due attivisti rischiano oltre alla multa la reclusione fino a 18 mesi.
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