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Altri 27 greyhound irlandesi, salvati da SOS Levrieri, sono stati adottati da famiglie italiane

27/03/2013

I nuovi proprietari li hanno attesi con ansia e finalmente venerdì 22 marzo sono arrivati in Italia altri 29 levrieri (greyhound e lurcher) provenienti dai rifugi irlandesi LAW e PAWS.
La SOS levrieri, associazione no-profit aderente alla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, che si occupa di dare una casa ai greyhound irlandesi e ai galgos spagnoli sfruttati e maltrattati dall’industria delle corse in Irlanda e dai cacciatori in Spagna, il giorno dopo ha consegnato alle loro famiglie di adozione 27 greyhound, salvati dalla morte e dai maltrattamenti, provenienti dai rifugi irlandesi Paws e di LAW. La cerimonia si è svolta a Macherio in provincia di Monza e Brianza. Altri due levrieri, anch’essi portati in Italia, saranno ospitati presso la comunità di San Patrignano con cui l’associazione collabora, in attesa di trovar loro famiglia.
La presidente di SOS Levrieri, Alessandra Roma, ricorda che “si tratta di cani dolcissimi e docili, molto bravi con i bambini e che amano le comodità domestiche. Arrivano in Italia con microchip e passaporto, vaccinati e sterilizzati. Contrariamente a quanto si pensa, hanno bisogno semplicemente di lunghe passeggiate ma soprattutto di molto amore.”
Chi volesse prendere contatti con l’associazione può farlo utilizzando il sito www.soslevrieri.it. oppure chiamando al numero 347 7894816.
“Non ci sono dati ufficiali – ricorda l’associazione – perché l’industria delle corse non li fornisce, ma si stima che ogni anno scompaiano tra Irlanda e Inghilterra tra i ventimila e i venticinque mila greyhound. Scompaiono perché non adatti a correre, perché infortunati, perché troppo lenti. Anche in vita non sono certo fortunati, perché passano gran parte della loro giornata in gabbia e molto spesso con la museruola. Questi splendidi cani non sono considerati animali d’affezione, nemmeno bestiame ma semplici beni agricoli, e questo per consentirne lo sfruttamento da parte di un’industria che solo in Irlanda fattura circa 500 milioni di euro ogni anno, un’industria che si basa sulle scommesse e che non ha nessun rispetto per i cani. Non meno sfortunati – prosegue la nota – i galgos: almeno 50.000 esemplari sono eliminati in Spagna alla fine della stagione della caccia, con metodi brutali come l’impiccagione e l’abbandono con le zampe fratturate. Anche in questo paese le normative sono molto carenti nella protezione di questi animali, che non godono dei diritti sanciti dalla legislazione europea”. 
Fonte:nelcuore.org
Foto: adozionilevrieri.it


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