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A Lecce una ciotola d’acqua per dissetare i randagi e gli animali di passaggio

24/06/2013

L’Assessore alle Politiche Ambientali, di Lecce ha invitato la cittadinanza a mettere una ciotola d’acqua fresca davanti alle case, ai giardini e ai negozi per permettere ai tanti cani e gatti randagi di potersi dissetare smorzando la morsa dell’afa.
E’ un piccolo gesto che non costa nulla ma potrà salvare tante vite e donare sollievo immediato a chi non sa difendersi da solo; si potranno aiutare cani, mici e uccellini, che si potranno dissetare e, in alcuni casi, salvare dalla disidratazione e dalle conseguenze anche letali che può avere. Vedere un cagnolino, un micio o un semplice passerotto venire a dissetarsi, ci ripagherà con una gioia indescrivibile.
Già nel 2011, a Viterbo, circa una trentina di esercenti di bar aveveano aderito all’iniziativa promossa dall’assessore comunale, ponendo all’ingresso dei loro locali delle ciotole d’acqua fresca perchè i cani di passaggio potessero bere e trovare un po’ di refrigerio nelle calde giornate estive.
L’usanza di lasciare a disposizione degli animali una ciotola d’acqua è molto antica, risale a più di cento anni fa.
Nell’estate del 1877 in occasione di una forte ondata di calore, molti sindaci e magistrati civici di città e paesi italiani ordinarono ai loro concittadini di lasciare sempre una ciotola d’acqua fresca fuori dalla porta di casa per permettere che i cani e i gatti randagi si dissetassero. Il mancato adempimento era punito con una multa.
Questa antica antica consuetudine potrebbe essere ripresa invitando i titolari di locali pubblici, coloro che hanno le case che danno sulla strada e i sindaci degli oltre 8 mila comuni italiani affinchè si riprenda questa usanza e generosamente si provveda, nella stagione estiva, a mettere una ciotola d’acqua fresca fuori dalla porta di casa. In particolare l’invito dovrebbe essere raccolto dai titolari di locali pubblici di quelle regioni del centro sud dove maggiormente è alta la presenza dei circa 750 mila cani randagi presenti sul territorio italiano.
Un’emergenza sempre attuale per gli animali che popolano le nostre città, anche in considerazione del fatto che nei prossimi giorni le temperature potrebbero continuare a salire.


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