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Cucciolo di cinghiale rimasto solo soccorso dall’Enpa di Savona

23/06/2020

Un cinghialino di pochi mesi ha vagato per diversi giorni nei dintorni di Ellera,in provincia di Savona, affamato e disidratato, finché è stato trovato vicino ad un ristorante e soccorso. Il piccolo è ora ospitato da una collaboratrice dell’Enpa di Savona che, per conto dell’associazione, se ne prenderà cura fino all’autosufficienza; con l’attenuazione del distanziamento sociale e delle norme anticovid19, è subito ripreso il fenomeno del bracconaggio (non superiore né inferiore ad altre zone d’Italia) ed è probabile che la madre sia stata uccisa da bracconieri.
Il recupero dei cinghiali (ma anche caprioli e daini) feriti o in difficoltà è affidato dalla Regione Liguria agli Ambiti territoriali di caccia ma Enpa quando può collabora; a tutti gli altri animali selvatici provvede, di propria iniziativa, la Protezione Animali, associazione privata e non governativa; ciò in attesa che la Regione Liguria organizzi un efficace recupero h24 con proprio personale o tramite convenzioni; Enpa ha nuovamente richiesto alla giunta Toti (assessore Mai) l’adozione di tale obbligo di legge ma non ha ancora avuto risposta, mentre l’estate incalza ed aumentano, giorno dopo giorno, i soggetti bisognosi segnalati. (enpa.it)


Categorie: Varie

Anche in un bel paesino di 500 anime, Premia, c'è un vigliacco che ha gettato 3 cuccioli cane in cassonetto, li salva farmacista

23/06/2020

Premia è un comune della valle Antigorio-Formazza, un paesino da favola con solo 500 abitanti, e come ogni fiaba che si rispetti ha il suo orco/orchessa. Un persona crudele che non ha esitato a gettare tre cuccioli di cane appena nati in un cassonetto dell’immondizia destinandoli a morte certa. A selvarrli non un cavaliere su un cavallo bianco ma il farmacista del paese che di bianco ha il camice  Solo il suo intervento  ha evitato il peggio. Il farmacista, sentiti i lamenti dei cuccioli provenienti dal cassonetto, ha avvisato il personale del Comune che ha immediatamente recuperato gli animali che sono stati trasportati in una clinica veterinaria dell’Ossola. ”Spero che la locale stazione dei Carabinieri, che si e’ prontamente attivata, scopra la persona che ha compiuto questo atto vergognoso” commenta Fausto Braito, sindaco d Premia. 


Categorie: Varie

Mamma cigno muore di crepacuore dopo aver perso le sue uova distrutte a sassate e il compagno fuggito per lo stress

23/06/2020

Non abbiamo più avuto notizie del cigno del lago di Garda a Brenzone a cui dei mascalzoni hanno distrutto a sassate le sue uova. A poco è valso il tentativo di mamma cigno di proteggere i suoi cuccioli con il suo corpo, sotto il peso dei sassi sono morti tutti.
Speriamo che il dolore non l’abbia uccisa come una mamma cigno morta di “crepa cuore” a Bolton, lungo il canale di Manchester. E’ morta di dolore che per la perdita dei suoi piccoli ancora non nati uccisi da alcuni giovani che hanno distrutto il nido in cui si trovavano le uova.
Il Manchester Evening News ha riportato che qualcuno ha visto un gruppo di adolescenti lanciare mattoni e pietre il 20 maggio scorso, in direzione dell’isola dove il cigno aveva deposto le uova. Dopo l’atto crudele, sono rimaste integre solo tre uova.
I volontari della fauna selvatica che tenevano d’occhio la cova, hanno scoperto che nelle ultime settimane nel nido  era rimasto un solo uovo.
All’inizio della scorsa settimana, la mamma cigno a è stata trovata morta nel suo nido e l’attivista Sam Woodrow ha commentato così: “Non c’è molto che posso dire. Probabilmente è morta per il cuore spezzato perché aveva un compagno per la vita e lui se n è andato per via dello stress”.

 


Categorie: News dal Mondo

Nasce commissione inchiesta Eurocamera su benessere animali. Indagherà su rispetto norme Ue durante il trasporto

23/06/2020

L’Europarlamento ha deciso, con 605 voti a favore, 53 contrari e 31 astensioni, di stabilire una commissione di inchiesta sull’applicazione delle norme Ue in materia di benessere degli animali durante il trasporto. La commissione sarà composta da 30 deputati europei, i nomi dei quali saranno comunicati dai gruppi politici in una fase successiva, e presenterà una relazione finale entro 12 mesi dal momento della sua istituzione. L’organismo nasce dopo una risoluzione dell’Europarlamento del febbraio 2019, in cui gli eurodeputati chiedevano una applicazione più rigida e uniforme delle norme Ue per garantire il benessere degli animali da allevamento durante il trasporto. Alcuni episodi eclatanti, come il rovesciamento di un cargo con 15mila pecore nel Mar Nero vicino alla Romania nel novembre 2019, hanno poi spinto gli eurodeputati a creare una vera commissione di inchiesta, che indagherà su come Commissione europea e Stati membri facciano rispettare le norme Ue, sia all’interno dell’Unione che nei trasporti verso paesi terzi. (ANSA).


Categorie: Varie

"Salvate Maurice". Brigitte Bardot scene in campo a sostegno della petizione per salvare un cinghiale domestico dall'eutanasia

22/06/2020

“Sauvez Maurice”, Salvate Maurice è la petizione di una donna francese di Jardin nel dipartimento dell’Isère per poter salvare dell’eutanasia e continuare a tenere con se il cinghiale di cui si prende cura dal 2014.
A dare man forte e perorare la causa di Maurice e della sua padrona, Sylvia Bachellerie, è scesa in campo l’attrice Brigitte Bardot, sempre pronta a battersi per una giusta causa animalista.  La Bardotè andata direttamente alla prefettura di Corrèze nella Nuova Aquitania , chiedendo di ritirare il provvedimento che vieta alla donna di tenere nel suo giardino l’animale selvatico, che rischia l’eutanasia.
Tutto è cominciato quando la donna ha trovato nel suo giardino il cucciolo di cinghiale ferito. Lo ha curato tenendolo con sè il tempo necessario, ma poi il cinghiale non era voluto tornare nel bosco e per lui Sylvia ha creato uno spazio ad hoc nel giardino. Sei anni dopo ha raggiunto i 100 chilogrammi di peso e la sua presenza disturba alcuni residenti che nel 2019 hanno sporto denuncia anonima. Bachellerie ha chiesto un’autorizzazione alla prefettura di Corre’ze che ha rifiutato di concederle il permesso di tenere l’animale selvatico, a rischio eutanasia per la sua “origine illegale”, secondo le autorità locali.
Brigitte Bardot ha dichiarato: “La mia Fondazione non ha intenzione di promuovere il possesso di animali selvatici, al contrario. In questo caso, però, è troppo tardi per reinserirlo in un habitat naturale, quindi dobbiamo trovare una soluzione umana e soddisfacente per tutti», ha scritto Bardot in una lettera aperta rilanciata dai media. L’iconica attrice 85enne ha fatto riferimento a deroghe concesse in passato dai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura per autorizzare il possesso di un solo cinghiale.
«E ora perché rifiutare di concederne una e condannare a morte questo animale?», sottolinea la diva animalista.
Il Tribunale giudiziario di Tulle doveva pronunciarsi il 20 maggio, ma a causa della pandemia di Covid-19, ha rinviato l’udienza a data da destinarsi. E così Maurice si trova ancora nel giardino di casa di Sylvia Bachellerie, nel comune di Jardin


Categorie: News dal Mondo

Gatti bianchi: dermatite da fotosensibilizzazione, dalla semplice infiammazione alle lesioni tumorali. Come prevenire

22/06/2020

I gatti bianchi, come le persone di pelle chiarissima o albine, hanno una serie di problemi legati al manto candido. Il mantello protegge poco la pelle e permette ai raggi del sole di colpire direttamente la cute, in quelle zone in cui il pelo è particolarmente corto e poco fitto, le orecchie, causando in principio un’infiammazione che nel tempo potrebbe degenerare in un tumore maligno della pelle. Quali sono i sintomi che devono allertare i proprietari? Cute infiammata, di colore rosa intenso, perdita del manto e insorgenza di crosticine ai margini delle orecchie. Lesioni, queste, che possono degenerare e interessare anche altre aree del muso come le palpebre ed il naso. In caso di sintomi analoghi, è bene non perdere tempo ma recarsi immediatamente dal proprio veterinario di fiducia affinché possa intervenire tempestivamente anche attraverso la prescrizione di terapie adeguate e misure di prevenzione – comprensive di creme solari – per scongiurare il rischio degenerativo.
Queste lesioni tendono a non guarire e continuano a presentarsi. In una seconda fase dell’evoluzione si organizzeranno in piccoli noduli sanguinolenti e inizieranno a deformare la cartilagine o il margine delle palpebre. Nella fase finale saranno grandi, al minimo tocco sanguineranno e saranno dolenti per il malcapitato micio. In questo stadio ci troviamo in presenza di un tumore maligno  estremamente infiltrante. La terapia a questo grado è solo chirurgica. E’ ovvio che un proprietario attento debba informare il veterinario della comparsa di queste crosticinetempestivamente, in modo da evitare al massimo eventuali interventi troppo profondi, ma soprattutto sarà importante prima di tutto ciò agire in maniera preventiva proteggendo le parti a rischio. Anche in giornate non troppo assolate, sarebbe opportuno proteggere le aree a rischio con creme protettive specifiche per animali o in alternativa quelle per i bimbi preferibilmente su base gel.
Quanto evidenziato è naturalmente valido anche per i gatti non totalmente bianchi ma con le parti più sensibili esposte-
Una buona pratica, all’inizio della bella stagione, è la somministrazione di antiossidanti per  ritardare la comparsa dei segni legati all’infiammazione cronica.
La protezione e l’attenzione è la migliore prevenzione.


Categorie: Curiosità

Sparano più volte ad un cane husky per le vie di Raffadali (AG): soccorsa muore dopo ore di agonia

22/06/2020

Non se ne può più, continuano ad arrivare notizie di atrocità compiute ai danni di animali indifesi
Questa volta è toccato ad una femmina di husky a cui una o più persone si sono divertite a sparare  frantumandole le ossa. La bestiola è poi stata soccorsa  ma è morta dopo ore di agonia.
Questa azione vergognosa è stata compiuta a Raffadali, a pochi chilometri da Agrigento. Vigliaccamente gli assassini all’arrivo dei carabinieri si erano già dileguati. Gli uomini dell’Arma hanno chiamato l’associazione Aronne di Agrigento che’ha preso in carico la cagnolona , portandola dal veterinario.
“Provincia di Agrigento questa mattina di buonora soccorriamo, – scrivono i volontari sulla pagina Facebook dell’associazione – su segnalazione dei carabinieri, una giovane Husky, lo scenario è sconvolgente le hanno sparato più volte. È martoriata, sotto shock, il femore distrutto dai colpi di fucile. Lasciamo spazio alle immagini le parole servono a poco…per favore massima condivisione”.
Si sperava che il tempestivo intervento del veterinario potesse salvare la povera bestiola, purtroppo dopo qualche ora è arrivata la triste notizia: “La piccola purtroppo non ce l’ha fatta!!! I danni anche a livello viscerale evidentemente erano troppo gravi…vi prego di continuare a condividere affinché tutti ne parlino e questa brutta storia non cada nel dimenticatoio delle istituzioni!!! “.
Numerosi i messaggi di condanna per tanta crudeltà e la richiesta d’impegno da parte delle autorità comunali a identificare i colpevoli per una pena esemplare.
Il sindaco, anche lui chiamato in causa, ha dato la sua parola a fare quanto in suo potere, nella speranza che se qualcuno avesse visto qualcosa lo aiuti denunciando agli organi competenti.


Categorie: Varie

E' morto Bob, un micio randagio divenuto famoso per aver incontrato e cambiato la vita a James Bowen

22/06/2020

Un incontro che aveva cambiato la vita ad entrambi. James era nell’abisso della dipendenza dall’eroina quando sul pianerottolo di casa incontra un gatto rosso un po’ malconcio.  Dopo aver chiesto in giro se qualcuno lo conoscesse, James si accorge che il micio lo seguiva ovunque. Il gatto vuole una sistemazione r James lo adotta e lo chiama Bob, proprio come il killer paranormale di Twin Peaks.Bowen era in via di disintossicazione e da quando incontra Bob nel 2007 la sua vita cambia. Quel gatto gli riempie la vita, vivono in simbiosi. Bob ha dato
a James un motivo in più per alzarsi ogni mattina.
Da questo legame nascono solo cose belle: Bob ha una casa e un affetto sicuro, James esce dalla dipendenza dalla droga  per poi raggiungere la fama come protagonista del libro A spasso con Bob scritto da James Bowen e poi per aver ispirato il film omonimo del 2016. Entrambi raccontano proprio la vera storia di James: mentre era in cura per la sua dipendenza da eroina, il ragazzo incontra di fronte al suo appartamento un gatto dal manto rossiccio e bisognoso di cure;
James e Bob, a partire dal loro primo incontro nel 2007, diventano una coppia molto nota nell’ambiente degli artisti di strada a Covent Garden a Londra: vari video che li ritraevano insieme divennero popolari su YouTube, attirando poi l’attenzione di alcuni giornali e infine della casa editrice Hodder & Stoughton. Il libro A Street Cat Named Bob (un gioco di parola sul famoso Un tram chiamato desiderio, in originale A Street Car Named Desire) uscì nel 2013 e fu un successo immediato, vendendo nel solo Regno Unito un milione di copie e venendo tradotto in oltre 30 lingue. Nel 2016 ne venne tratto anche un film, A spasso con Bob, che vedeva l’attore Luke Treadaway nei panni di Bowen e Bob in quelli di sé stesso, nonostante fossero state usate poi anche altre controfigure feline.
La morte di Bob all’età di 14 anni ha profondamente addolorato Bowen: “Bob mi ha salvato la vita, molto semplicemente. Mi ha dato molto più della sua compagnia. Con lui al mio fianco ho trovato una direzione e uno scopo“, ha scritto su Facebook. “Il successo che abbiamo raggiunto insieme ha del miracoloso. Ha incontrato migliaia di persone e toccato la vita di milioni. Non c’è mai stato un gatto come lui e mai ci sarà“.


Categorie: News dal Mondo

Orsa F20 e il suo cucciolo braccati, Enpa chiede giustizia e denuncia gli autori del video

22/06/2020

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha denunciato gli autori del video relativo all’inseguimento dell’orsa F20 e del suo cucciolo per maltrattamento di animali. Enpa: “Nessuno ha il diritto di causare agli animali lesioni o sofferenze. Ci auguriamo che questa vicenda si concluda con una condanna esemplare”.
Tramite l’avv. Claudia Ricci, responsabile dell’ufficio legale nazionale, e l’avv. Marina March, riferimento della Rete Legale Enpa in Trentino, l’Enpa ha quindi presentato una denuncia presso la Procura di Trento nei confronti degli autori del video relativo all’inseguimento dell’orsa F20 e del suo cucciolo, per la violazione dell’art. 544 ter del Codice Penale relativo ai maltrattamenti. Un gesto ancor più grave considerando che F20 è priva di un arto – probabilmente a seguito di un incidente o ad un atto di bracconaggio- e che contro di lei e il suo cucciolo non sono mancate grida volgari, violente e minacciose. Il tutto è avvenuto mentre, in preda al panico e spaventatissimi, i due orsi cercavano una via di fuga.
La violenza nei confronti dei due orsi, raccontata attraverso le immagini di questo video diffuso sui social qualche settimana fa, è stata già duramente condannata anche dal ministro dell’Ambiente Costa, che lo ha definito “a dir poco terrificante”. Riteniamo si tratti di una crudeltà gratuita nei confronti dell’animale, che ricordiamo è, tra l’altro, particolarmente protetto dalla legge. Mamma orsa teneva davanti a sé il cucciolo, cercando forse di proteggerlo, finché, sfinita anche a causa della menomazione, è stata costretta a gettarsi fuori dalla strada.Chiunque compia atti di questo tipo agisce non solo contro gli animali selvatici in quanto esseri senzienti tutelati da leggi nazionali e direttive ed accordi internazionali, ma causa anche un danno al “patrimonio indisponibile dello Stato” che essi rappresentano ai sensi della legge nazionale 157 del 1992 sulla tutela della fauna selvatica. L’esperienza terrificante ha presumibilmente determinato conseguenze gravi nei due animali, causando lesioni fisiche e psichiche.
Ricordiamo che infliggere sofferenze e causare danni ad un animale è reato e che innumerevoli studi considerano il maltrattamento di animali un segnale di potenziale pericolosità sociale dell’individuo che compie queste violenze. Riteniamo poi paradossale il fatto che una tale guerra insensata e inaccettabile contro gli orsi avvenga proprio in Trentino, regione che ha sfruttato la presenza di questi animali come richiamo turistico e fonte di guadagno. Ci auguriamo che questa vicenda si concluda con una condanna esemplare, per mandare un messaggio forte e chiaro a chi pensa di poter infliggere agli animali sofferenze e crudeltà a piacimento, senza alcuna conseguenza o responsabilità. (ente.it)


Categorie: Varie

Lascia l’azienda e cambia vita per amore del suo gallo Attila

20/06/2020

Dall’Enpa di Schio– Thiene arriva una storia di un colpo di fulmine  molto particolare tra due bipedi e fin qui niente di strano se non fosse che la scintilla è scattata tra un punnuto e un umano.Si tratta del gallo Attila e di Fabio, partecipante alla “Schiodinzolando”, l’iniziativa promossa dalla Sezione, e del suo gallo Attila.  Fabio, infatti, ha lascia tutto per amore di Attila, il gallo di razza Orpington che aveva importato ancora nel suo uovo direttamente dall’Irlanda. Il gallo è nato a Posina due anni fa, in un’incubatrice, assieme ai suoi sei tra fratelli e sorelle di razze differenti. Attila è un gallo definito di razza pesante, conosciuta e rinomata in tutto il mondo. Infatti con i suoi quasi 5 chili, con un piumaggio ricco e soffice, docile e tranquillo caratterialmente, è diventato ufficialmente il re del pollaio e l’amico inseparabile di Fabio, originario di Polegge ma ora trasferitosi ai piedi del Pasubio.
“Se mi siedo vicino a lui nel pollaio – racconta Fabio – come faceva da piccolo, viene ancora in braccio a farsi accarezzare. Lui è nato in cucina, da piccolissimo usciva dal gruppo, saltava sulle mie ginocchia, poi sulla tavola e veniva in cerca di cibo da me. Ancora oggi, quando mi vede, mi salta sul braccio e si appollaia per farsi un riposino”. Le galline e i galli sono quindi per Fabio e sua moglie, parte integrante della famiglia. “Passo ore nel pollaio a coccolarle, non posso vivere senza galline, pulcini, galli, sono la mia passione e loro ricambiano con il tutto il loro amore”. Bassan ha ceduto le sue quote dell’azienda che aveva a Caldogno ed ha deciso di cambiare vita. (Fonte Il Giornale di Vicenza)


Categorie: Curiosità

"Testacoda" il nuovo libro di Federica Petrucci: indagine avvincente su un traffico di cuccioli

20/06/2020

“Testacoda”: nelle librerie la nuova opera di Francesca PetrucciFrancesca Petrucci, pistoiese d’origine, ma pisana d’adozione. Laureata in Lettere antiche, editor, giornalista e scrittrice. Divisa fra l’amore per i libri e quello per gli animali, è l’unica persona al mondo che non si offende se le dicono che scrive da cani.
Abbiamo conosciuto nel tempo quanto la passione letteraria di Francesca si sposi non solo con l’amore personale per gli animali, ma riesca a trasformare i suoi romanzi in mezzo di sensibilizzazione divulgativa su temi delicati” segnala Marco Bravi, responsabile del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo di Enpa. “Se l’ultima opera TESTACODA affronta lo spinoso tema del traffico di cuccioli, ricordiamo BIANCONERO sui combattimenti fra cani e PUROSANGUE sulla triste realtà delle corse clandestine. Francesca si dimostra ancora una volta un’autrice ‘di razza‘”.

BIBLIOGRAFIA
Ha pubblicato: Carosello in San Rossore (2009); Curioso, un cavallo all’avventura (2011); Mia story. Dall’abbandono all’amore (2013); Il ghiro Lapo (2014); Bruna. Una maialina per amica (2014); Basta una coda (2015); Purosangue (2016); Il Delfino Arno (2017), Bianconero (2017), Toscana. All’ombra degli etruschi (2018), Giochi d’Arno. Alla scoperta del giugno pisano (2018). Ha partecipato a numerosi testi antologici e premi letterari, cura la rubrica “Compagni di scuderia” (cavallo2000.it) e il blog “Scrivo da cani” (www.francescapetrucci.it).
SINOSSI DELL’OPERA
Un caldo pomeriggio di giugno il maresciallo Vincenzo Pulvirenti riceve una telefonata dall’amico colonnello Lorusso.
Si tratta di un invito a tornare in Toscana, a Pisa, per una vacanza con la famiglia.
Vincenzo coglie l’occasione al volo, sperando che serva a rasserenare il momento di crisi del rapporto con Margherita e chiudere i conti con il passato, ma non sarà così semplice.Le bellezze della città della Torre passeranno in secondo piano quando Pulvirenti si troverà coinvolto in strani casi di morti sospette di cuccioli, che lasceranno presto intravedere un’organizzazione criminale ben strutturata.
La vacanza si trasformerà così in trasferta di lavoro per il maresciallo: un’indagine serrata in cui sarà affiancato, anzi sottoposto, al maggiore dei Carabinieri Forestali Barbara Martini. Nel terzo capitolo della serie, Pulvirenti dovrà trovare un nuovo equilibrio tra la lontananza emotiva della moglie, la ritrovata presenza di Donna Carter e l’impegno nella lotta alla zoomafia. Una trama fitta, dal ritmo crescente, che porta alla luce la crudeltà del traffico illegale di cuccioli, ma anche la difficoltà delle relazioni umane, tra conflitti e tregue, distanze e ravvicinamenti.

         


        Categorie: Animali e Cultura

        Lewis Hamilton: “Basta alle corride, disgustoso insegnare a ragazzi di 14 anni a torturare e uccidere i tori”

        19/06/2020

        Stop ai bambini che imparano a torturare fino alla morte i tori durante le corride. Il campione di Formula 1 Lewis Hamilton, animalista e vegano da anni, chiede al governo spagnolo di chiudere le scuole di corrida. Il tutto succede mentre Isabel Díaz Ayuso, presidente della Comunità di Madrid propone addirittura una corrida benefica per omaggiare e sostenere gli operatori sanitari che sono in prima linea nell’emergenza coronavirus in Spagna.
        Dopo aver assicurato un sostegno economico proprio ai toreri, adesso la presidente rilancia con uno spettacolo per il 12 ottobre. Ma medici e infermieri controbattono: “Non vogliamo la corrida, vogliamo un contratto”. “I ragazzi imparano a torturare e uccidere i tori all’età di 14 anni. Noi chiediamo al ministro dell’Educazione spagnolo di chiudere immediatamente le scuole di toreri”, scrive il pilota sui propri social invitando a firmare la petizione lanciata da PETA.


        Categorie: News dal Mondo