Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Islamabad chiede a New York restituzione di Leo, leopardo delle nevi

05/06/2015

Il Pakistan ha chiesto al Bronx  Zoo di New York la restituzione di Leo, un leopardo delle nevi dell’Himalaya, portato negli Stati Uniti quasi 10 anni fa per avere delle cure migliori dopo che, ancora cucciolo, era rimasto orfano.
L’animale era stato trovato da un pastore nelle montagne della regione settentrionale di Gilgit-Baltistan nel 2005. La madre, ha riferito il ministro pachistano per i Cambiamenti Climatici, Mushahidullah Khan, era stata uccisa probabilmente da alcuni cacciatori e in quel momentoIslamabad non aveva le strutture adeguate per ospitarlo.
In virtù di un accordo tra la World Conservation Society e l’amministrazione Locale, il cucciolo, di nome Leo, era stato consegnato l’anno successivo al Bronx Zoo, che lo restituirà al Pakistan, insieme alla compagna, una volta in grado di vivere in un habitat naturale.
Appartenente ad una specie in via di estinzione, Leo ha preso parte ad un programma di riproduzione e ora è padre di un cucciolo. Per ospitare l’animale il Pakistan ha costruito due impianti di conservazione dove sono presenti altri due maschi e due leopardi femmine. “Il ritorno di Leo e della sua compagna sarà una grande spinta per i nostri sforzi di ripopolamento della specie”, ha detto un funzionario del ministero per i Cambiamenti Climatici.


Categorie: News dal Mondo

I consigli dell’Enpa su come convivere (per poco) con un nido di gabbiani e non traformare una manifestazione della natura in un falso problema

04/06/2015

A causa della scarsità di pesce rispetto all’abbondanza di cibo in città, i gabbiani si stanno progressivamente spostando verso le accoglienti “scogliere” cittadine, ovvero i tetti ed i balconi delle abitazioni. A fine aprile costruiscono il nido e, durante la cova, qualche gabbiano impaurito può effettuare, verso persone che si trovano nelle vicinanze, voli di “parata” ed emissione di grida, anche avvicinandosi ma senza mai toccarle; basta però alzare le braccia per allontanarli; meglio tenersi lontano dai nidi e mai tra i piccoli ed i genitori. 
Per evitare altre manifestazioni può essere utile disporre attorno al nido un paravento di tavole o cartoni aperto solo verso la direzione di arrivo dei volatili, in modo da separarlo anche visivamente dalle zone frequentate da persone.
Le uova si schiudono dopo circa 25-27 giorni e dopo circa 40 i piccoli (da uno a tre), pronti per volare se ne andranno definitivamente assieme ai genitori. Se a questi sarà piaciuto il sito potrebbero però tentare di rifare un nido tra la fine di luglio ed agosto.
Una volta abbandonato il nido è possibile demolirlo ed asportarlo e sistemarvi barriere o reti per impedire future nidificazioni.
ENPA ricorda che le norme di legge vigenti proibiscono tassativamente di:
– Prelevare, allontanare, trasferire, maltrattare, uccidere o ferire gli animali;
– Impedire ai genitori di accudire i nidiacei, portare loro cibo, avvicinarli e somministrare le cure  parentali, o introdurre o liberare animali che possano arrecare loro danno;
– Distruggere il nido prima del naturale allontanamento di tutti gli animali.
 E’ però possibile asportare e distruggere le uova (e solo quelle) dai nidi di gabbiano, prima che schiudano, sia da parte di privati che di amministratori di condominio.
Per affrontare il problema della presenza dei gabbiani nelle città ENPA ha da tempo proposto a Provincia e Comuni, senza alcun riscontro, le seguenti azioni:
1) Organizzazione, da parte della Provincia e di concerto con i Comuni, dell’asportazione incruenta delle uova di gabbiano (e solo di quelle), nei mesi di aprile e maggio; il sistema, già in corso nella riviera romagnola a cura di imprese autorizzate a pagamento, è stato ritenuto valido e consentito sia dall’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) che, nella nostra regione, dal competente Assessore all’ambiente e caccia;
2) Sterilizzazione chirurgica dei soggetti fertili; le coppie sono fedeli per tutta la vita e non generano più piccoli, pur covando le uova sterili; già applicato con buoni risultati dall’ENPA a Trieste.
3) Prescrizione per i nuovi edifici nelle norme urbanistiche comunali, dell’obbligo di soluzioni architettoniche che impediscano la nidificazione di questi volatili, e dei colombi. Ed insegnamento nelle scuole sui corretti comportamenti vicino ai nidi. 


Categorie: Curiosità

Uccide il cagnolino della convivente durante un litigio. Denunciato l’uomo per maltrattamenti e uccisione di animali

04/06/2015

Al culmine di un violento litigio con la convivente ha afferrato il cagnolino della donna che abbaiava spaventato e lo ha sbattuto con forza contro il muro uccidendolo.
E’ accaduto la notte scorsa in un appartamento di via Milano a Garbagnate Milanese, nell’hinterland del capoluogo lombardo, dove la coppia risiede.
Quando i militari sono arrivati nell’appartamento su richiesta dei vicini spaventati per le urla che provenivano dall’appartamento della casalinga 37enne, per la femmina di meticcio non c’era più nulla da fare. I carabinieri hanno denunciato l’uomo, un albanese 29enne disoccupato e con piccoli precedenti, per maltrattamenti e uccisione di animali.


Categorie: News dal Mondo

Il divieto UE del commercio di prodotti di foca segna uno stop allo sterminio di massa di questi animali

04/06/2015

Questa mattina la commissione Imco (Mercato interno e tutela del consumatore) del Parlamento Europeo ha votato il parere di merito sulla proposta della Commissione Ue di modifica del Regolamento (Ce) 1007/2009 sul divieto di commercio di prodotti di foca. “Sono stati respinti tutti i peggiori emendamenti che avrebbero consentito di aggirare il divieto generale- segnala la Lega anti vivisezione- Lav- ma purtroppo altri che puntano ad incoraggiare il consumo di prodotti derivanti da caccia praticata da popolazioni indigene sono stati approvati”.
Il divieto europeo al commercio di prodotti di foca “e’ costantemente sotto tiro da parte dell’industria che non vuole rinunciare allo sfruttamento di questi animali”. E oggi la Lav, con “uno strutturato lavoro di collaborazione” con le principali Ong europee ed internazionali, ha potuto “vincere una ulteriore battaglia evitando il raggiro del divieto”. 
L’iter legislativo si concludera’ entro settembre “e probabilmente ci saranno altri tentativi della lobby dei cacciatori che ci impegneremo a respingere con fermezza, grazie al sostegno di milioni di cittadini che stanno dalla parte degli animali”, dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV Campagna Pellicce. 
La Lav ringrazia gli europarlamentari italiani “che maggiormente si sono impegnati in questa battaglia di civilta’ a favore delle foche”, i grillini Marco Zullo e Giulia Moi, M5S e membri del gruppo Efdd (Europa della liberta’ e della democrazia diretta, in inglese Europe of freedom and direct democracy).


Categorie: News dal Mondo

Cronaca di un'amicizia speciale: quella che lega un agricoltore francese e Fadja, toro salvato dalla corrida

04/06/2015

Lui si chiama Christophe Thomas è un agricoltore francese e un po’ di tempo fa è stato l’autore di un gesto eroico. Recatosi presso l’allevamento di Domecq, dove vengono allevati tori destinati alla corrida, l’agricoltore, che da anni si batte contro questa pratica barbara e anacronistica, volle garantire a Fadjen un futuro sereno, lontano dal clamore dell’arena e dagli sguardi, non certo privi di sadismo, degli spettatori. Da allora Fadjen vive nella fattoria di Christophe dove i due sono uniti da un legame così forte da “bucare” il video, come dimostrano queste immagini. Un legame che, soprattutto, conferma quanto siano infondata la cattiva abitudine di creare steccati tra esseri viventi; e quanto sia insensato attribuire soltanto ad alcune specie animali la capacità di provare emozioni e di instaurare legami affettivi. D’altro canto non è un caso se tale caratteristica viene negata proprio agli animali maggiormente soggetti allo sfruttamento umano, privandoli in tal modo di quella soggettività che potrebbe porre un freno allo smisurato istinto predatorio dell’uomo


Categorie: News dal Mondo

Monito dei veterinari turchi ai gatti: non sabotate le elezioni. Nel 2014 gatto accusato di blackout che aveva fermato spoglio voti

04/06/2015

I gatti turchi, accusati da un ministro di Ankara di aver sabotato le elezioni locali lo scorso anno, hanno ricevuto un duro ammonimento a non ripetere il loro cattivo comportamento nelle elezioni politiche di domenica da una categoria di umani che li conosce molto bene: i veterinari.
“Avvertiamo i nostri amici gatti. State lontani da trasformatori elettrici o saremo costretti a riconsiderare il nostro rapporto amichevole” ha affermato l’Ordine dei chirurghi veterinari di Istanbul in un comunicato scherzoso. Dopo le elezioni locali del 30 marzo 2014 il ministro dell’Energia Taner Yildiz aveva individuato come responsabile di una serie di contestati blackout durante le operazioni di spoglio dei voti un gatto, entrato in una cabina di trasformazione. “Non sto scherzando amici” aveva detto Yildiz prima di essere sommerso dalle ironie dei social media.
In una nota prima delle elezioni politiche di domenica, l’Ordine dei chirurghi veterinari ha giocato sulla vicenda, prendendosela con i gatti cattivi. “Sì abbiamo scelto questo lavoro perchè vi amiamo moltissimo” si legge nella nota, che si dilunga sui pregi delle varie razze di gatti presenti in Turchia, sia randagi (e ce ne sono moltissimi) sia domestici. “Tuttavia riteniamo di dovervi avvertire: non fate nulla che possa creare difficoltà alle autorità causando un black out o deludendo i milioni persone che andranno votare nella speranza di vivere insieme in prosperità. State lontani dai trasformatori”.
Dopo l’incidente del 2014, un’associazione animalista turca aveva denunciato Yildiz, accusando il governo di “causare la morte di animali” non adottando misure di sicurezza sufficienti lungo le reti di distribuzione dell’elettricità. Ad aprile il ministro ha dovuto rassicurare l’opinione pubblica che sono state prese le necessarie precauzioni per evitare un black oput elettrico durante le prossime elezioni. Qualche settimana prima un enorme blackout aveva lasciato quasi tutta la Turchia senza corrente per un’intera giornata. L’incidente non ha ancora trovato una spiegazione ufficiale. (askanews)


Categorie: Curiosità

Con la wedding dog sitter anche per il vostro cane il matrimonio sarà un giorno bellissimo

04/06/2015

Nel giorno più bello della vita non possono mancare gli amici a quattro zampe, che invece, troppo spesso, rimangono a casa da soli o vengono affidati a un vicino. Per rimediare a questa carenza e per rispondere a una domanda crescente di vedere Fido in prima fila al proprio matrimonio, c’è ora la wedding  dog sitter, una figura esperta di cani che accompagna i nostri amici a quattro zampe per tutta l’intensa giornata delle nozze, dai preparativi della sposa (o dello sposo) fino al rientro a casa.
A ‘inventare’ questo nuovo lavoro, che sta riscuotendo molto successo, è stata Elisa Guidarelli, romana, 32 anni, vegana e cinofila da più di 16 anni. Anche il regista Fausto Brizzi, l’attrice Claudia Zanella e il calciatore Leonardo Bonucci l’hanno voluta alle loro nozze per far  partecipare alla festa anche gli amati cani. E da ottobre ‘Wedding dog sitter’ diventa un marchio in franchising.
“L’idea di offrire un servizio dedicato ai cani per il giorno delle nozze dei padroni -spiega Elisa a Labitalia- mi è venuta quando mi  sono sposata io, nel 2010: cercavo appunto una figura affidabile che si occupasse dei miei due cani e, viste le difficoltà a reperirla, in seguito ho pensato che potessi propormi io per altre coppie che magari avevano la mia stessa esigenza”. 
Elisa parla con rispetto degli amici a quattro zampe e ci tiene a sottolineare che “‘Wedding dog sitter’ non noleggia cani e non ne mette a disposizione di suoi, strumentalizzandoli: è lontanissimo dal mio modo di operare il considerarli come un prodotto o come un pupazzo”.
E neanche, aggiunge, si “costringe il cane a rigide regole di  obbedienza o forzature di comportamenti”. Invece la wedding dog  sitter, spiega Guidarelli, “instaura un rapporto di fiducia e affetto con il cane in modo da essere in sintonia per tutto il wedding day, così che il cane sia felice e scodinzolante a fianco degli sposi”. E  nei casi in cui non ci si possa conoscere prima delle nozze “il giorno del matrimonio -dice Elisa- arrivo con molte ore di anticipo rispetto alla cerimonia”.
Il servizio base di ‘Wedding dog sitter’, oltre alla presenza, offre accessori studiati in base al cane e alle sue esigenze “mai eccessivi  o ridicolizzanti”, precisa Elisa. E offre un originale servizio  fotografico, grazie a un ‘Emotional Photographer’ che si occupa di realizzare un reportage della giornata “dal punto di vista del cane  – spiega Elisa – e che catturerà gli attimi che gli sposi non hanno potuto vedere: sarà bellissimo dopo qualche anno ritrovarli nell’album di nozze in cui c’è anche l’amico più fedele”.  (Adnkronos/Labitalia)


Categorie: Curiosità

La Commissione UE rigetta la petizione (1 milione e 173mila firme) per lo stop alla vivisezione: “Ne abbiamo ancora bisogno”

03/06/2015

L’esecutivo comunitario pur affermando di “condividere la convinzione che la sperimentazione sugli animali andrebbe sospesa”, per il momento ritiene sia “prematuro” farlo.
Così la Commissione europea ha deciso di rigettate la petizione popolare che chiedeva di bandire la vivisezione dall’Unione europea. “Anche se la Commissione condivide la convinzione che la sperimentazione animale andrebbe sospesa in Europa, il suo approccio per il raggiungimento di tale obiettivo è diverso da quello proposto in questa iniziativa dei cittadini”, si legge in una nota dell’esecutivo comunitario.
La petizione era stata supportata da numerose organizzazioni europee tra cui Animal Amnesty, WWF, Animalisti Italiani, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane e la Lega anti vivisezione (Lav), e aveva raccolto 1 milione e 173mila firme tra Spagna, Italia, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Germania, Slovenia, Francia, Finlandia.
“Riconosciamo la validità della richiesta ma riteniamo che sia prematuro bloccare di punto in bianco i test sugli animali perché molti progressi scientifici dipendono da questa forma di sperimentazione e non abbiamo strumenti alternativi”, ha dichiarato la commissaria vicepresidente Kristalina Georgieva, nello spiegare le ragioni della decisione della Commissione.
“L’iniziativa ha raggiunto un ampio sostegno e la prendiamo molto sul serio”, ha aggiunto Georgieva secondo cui l’esecutivo punterebbe a “eliminare gradualmente” la sperimentazione sugli animali. Per farlo si impegna a proporre diverse azioni per “accelerare lo sviluppo di approcci alternativi nella ricerca”. Entro la fine del 2016 la Commissione organizzerà una conferenza che vedrà la partecipazione della comunità scientifica e dei portatori d’interesse, e in tale occasione si propone di presentare una relazione sullo stato d’avanzamento delle azioni intraprese.
Interrompere le sperimentazioni sugli animali per la Commissione “è l’obiettivo principale della normativa dell’Ue sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (Direttiva 2010/63/UE), che l’iniziativa chiede di abrogare”, si legge ancora nella nota che afferma invece di considerare quella direttiva “lo strumento legislativo giusto per realizzare gli obiettivi perseguiti dall’iniziativa e non ne proporrà quindi l’abrogazione”.
Presentata alla Commissione europea il 3 marzo 2015 “Stop Vivisection” è la terza iniziativa dei cittadini europei ad avere raggiunto i numeri richiesti, dopo “One of Us” e “Right 2Water”, petizione che chiedeva che l’acqua fosse pubblica in tutta Europa e che, come quella contro la sperimentazione animale, era stata rigettata da Bruxelles. (eunews.it)


Categorie: News dal Mondo

Cane ucciso mentre cercava di difendere anziano proprietaro da rapinatore

03/06/2015

Un cagnetto coraggioso ha perso la vita per cercare di difendere il suo anziano proprietario durante la rapina dell’auto.
E’ accaduto a San Petro Vernotico, in provincia di Brindisi, dove i carabinieri  indagano su una rapina commessa ai danni di un uomo di 79 anni. L’anziano si trovava all’interno del suo appezzamento di terreno quando è stato avvicinato da un uomo con il volto coperto da un passamontagna e armato di fucile a canne mozze, che gli ha ordinato di consegnarli la sua auto.
Il cane di proprietà della vittima ha cercato di avventarsi contro il malvivente che ha esploso un colpo di arma da fuoco uccidendolo sul colpo. Il malvivente, subito dopo, è fuggito a bordo dell’auto dell’anziano certo non portando via la cosa più preziosa.


Categorie: News dal Mondo

Macchinista olandese ferma treno per salvare gatta tra gli applausi dei passeggeri

03/06/2015

Una bella notizia dall’Olanda dove il macchinista di un treno Intercity ha fermato il suo convoglio per salvare una micia rimasta incastrata nei binari ricevendo il plauso di tutti i passeggeri incuranti del ritardo accumulato.
Il treno stava percorrendo la tratta tra Utreecht e L’Aia, quando il guidatore ha notato una gatta sui binari. L’uomo non ci ha pensato un’ attimo e, dopo aver fermato il convoglio, è sceso a prendere la piccola felina per portarla in salvo .
 Una volta che il treno è arrivato a destinazione, un’ambulanza veterinaria ha trasportato la gatta (ribattezzata Juna dallo staff medico) alla locale clinica Dierenkliniek van Alkemadelaan. Purtroppo parte della coda e la zampa anteriore sinistra hanno dovuto essere amputate.
Il personale medico ha però detto che Juna si sta riprendendo bene e ha già ricevuto numerose richieste di adozione. In ogni caso si dovrà aspettare due settimane prima di poterla dare in affido per vedere se un eventale proprietario dovesse farsi avanti per reclamarla.
I passeggeri del treno, felici di aver assistito a un atto di generosità come il salvataggio dalla gatta, hanno twittato quanto accaduto ed espresso il proprio apprezzamento per il bel gesto compiuto dallo staff della compagnia ferroviaria olandese.


Categorie: News dal Mondo

Per non sentire abbaiare la sua cagnolina le lega il muso con nastro isolante. Arrestato 41enne di Charleston

03/06/2015

Un’uomo  di 41 anni, William Leonard Dodson, del nord di Charleston, in Carolina è stato arrestato per maltrattamenti alla sua cucciolona di staffordshire terrier con la richiesta di 50mila dollari di cauzione.
L’aguzzino ha legato il muso della cagnolona, di soli 15 mesi, con del nastro adesivo, talmente stretto da provocarle delle lacerazioni e la necrosi della lingua per la mancata circolazione del sangue. 
Dadson aveva comprato la cucciola per meno di dieci dollari da un uomo che aveva bisogno di soldi e probabilmente lo ha fatto per divertirsi nel torturare una dolcissima creatura innocente.
 La povera Caitlyn, così è stata chiamata, è stata salvata da un una persona sensibile che l’ ha trovata in fin di vita e ha subito portato la piccola in una clinica veterinaria di Charleston, dove si stanno prendendo cura di lei ma potrebbe essere necessario rimuovere chirurgicamente parte della lingua se il tessuto è morto a causa dalla mancanza del flusso sanguigno. L’intervento potrebbe fare restare gravemente sfigurata Caitlyn che ha ancora il muso gonfio per il blocco della circolazione.
Caitlyn, ha già subito la prima operazione chirurgica ed è trattata con laser terapia per rigenerare i tessuti.
 Nel frattempo, Dadson è stato arrestato e deve rispondere di maltrattamento animale con cauzione di 50 mila dollari.


Categorie: News dal Mondo

Famiglia di germani reali aiutati dalla Polizia di Roma Capitale a raggiungere il Tevere. La presidente nazionale di Enpa ringrazia gli agenti (video)

03/06/2015

Una famigliola di germani reali disorientata è stata guidata dagli agenti del Gruppo Trevi della Polizia di Roma Capitale che hanno permesso, fermando il traffico cittadino, l’attraversamento e la messa in salvo della mamma con i suoi piccoli al seguito, consentendo loro di raggiungere il Tevere (video). La presidente nazionale di Enpa ringrazia gli agenti «Desidero esprimere i miei vivi ringraziamenti e il mio plauso a quegli. Un gesto che dovrebbe essere d’esempio per tutti, non solo per le forze dell’ordine». Questo il commento della presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, dopo avere visto che documenta l’assistenza prestata dalla Polizia di Roma Capitale alla famiglia di germani. «Sono fotogrammi molto commoventi e, se è vero che dagli animali abbiamo molto da imparare – continua la Presidente – è altrettanto vero che ogni giorno aumentano i cittadini a cui sta a cuore la loro protezione. Anche se c’è chi ancora chi fa loro del male, chi li sfrutta e chi li imprigiona: su questa, e contro gli illeciti commessi ai danni di tutti gli animali, l’Enpa supporta con un impegno quotidiano i nostri corpi di polizia».«In questo periodo, che coincide con la fase della riproduzione e della nidificazione della fauna selvatica, può capitare di imbattersi nell’attraversamento dei lungofiumi da parte di alcune mamme con piccoli al seguito», spiega Andrea Brutti dell’Ufficio Fauna Selvatica di ENPA.«A Roma perfino le sponde fangose, e non sempre pulite del Tevere possono rappresentare un habitat accogliente per alcune specie di avifauna tra cui, come in questo caso, il Germano reale. Se poi si tratta di “piccole oasi” non cementificate – prosegue Brutti – ci troviamo in presenza di una importante risorsa per la biodiversità cittadina».Ma cosa fare se ci si trova in una circostanza del genere e la Polizia Capitale non può intervenire?«Come prima cosa si deve cercare di mettere in salvo i piccoli, magari con l’aiuto di un’altra persona. Bisogna cercare di “inseguire” la mamma e i suoi figli per guidarli verso le le sponde del fiume, come hanno fatto gli agenti del video. In casi estremi, se la mamma se ne dovesse andare via lasciando i pulcini ad “attenderla”, bisogna prenderli, metterli in uno scatolone aperto (ciò permette al genitore di mantenere il “contatto”, specie se si trova nelle vicinanze) e portarli sempre vicino alle riva del fiume. Invece, se il genitore non dovesse tornare per accudire i piccoli, occorre contattare il più vicino centro di recupero della fauna selvatica e chiedere agli operatori il da farsi».


Categorie: News dal Mondo