Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Sequestrati 170 cuccioli di cane provenienti dall’Est, 80 morti in viaggio. Servono pene certe

31/08/2011

Quando la Polizia stradale di Amaro (Udine) ha bloccato il furgone si è trovata davanti qualcosa di sconcertante: 170 cuccioli di non più di quaranta giorni (la legge prevede almeno tre mesi per la commercializzazione) stipati l’uno sopra l’altro in cassette di plastica destinate al trasporto dei pomodori, senza acqua e senza cibo. Durante il viaggio dall’est 80 cagnolini erano già morti per le terribili condizioni in cui erano stati tenuti e anche i sopravvissuti nonostante le immediate cure dei servizi veterinari sono ancora in grave stato di sofferenza e si teme per la vita di alcuni esemplari.
I ripetuti sequestri di cuccioli importati dai Paesi dell’Est e venduti illegalmente in Italia rappresentano un fenomeno preoccupante nonostate i recenti interventi normativi ed è per questo, come ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente Nazionale dell’Enpa, che “è fondamentale non abbassare la guardia ma, soprattutto, punire i responsabili con la massima severita’ infliggendo pene esemplari”. Sperimo allora che i tre slovacchi fermati a bordo del furgone abbiano una pena esemplare.
A fronte di tanta crudeltà è subito scattata una gara di solidarietà verso questi cuccioli sfortunati da parte dei residenti della zona  che, anche con un tam tam su Facebook, hanno risposto in massa all’appello della Polstrada e hanno dato la disponibilià ad adottare un cucciolo.


Categorie: News dal Mondo

Le preaperture della caccia causano danni alla fauna e sono un rischio per i turisti

31/08/2011

Dal 1° settembre campagne e boschi di molte Regioni italiane saranno percorse dai cacciatori che approfittando delle preaperture di caccia imbracceranno i loro fucili nonostante il periodo di riproduzione non si sia ancora concluso per molte specie e che la stagione estiva sia quella che vede il maggior numero di escursionisti e turisti popolare le nostre campagne.
L’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali alla vigilia dell’apertura anticipata ha diffuso una nota di commento.
“Le aperture anticipate della caccia, adottate dalla maggior parte delle Regioni e che regalano ai cacciatori la possibilita’ di impugnare le doppiette gia’ dai primi giorni di settembre restano pratiche dannose che vorremmo fossero archiviate in nome della biodiversita’, del rispetto delle normative nazionali e delle direttive europee. Nel corso degli anni, specie in quest’ultimo, spiega l’Enpa, “abbiamo assistito a una maggior consapevolezza delle Regioni che sembrerebbero prestare piu’ attenzione ai dati scientifici e, di conseguenza, piu’ inclini a limitare le specie cacciali e le giornate di spari. Ma questo, di fronte alla distruzione degli ecosistemi, di fronte ai cambiamenti clima e alla crisi delle biodiversita’, e’ soltanto un piccolissimo passo avanti. Tanto piu’ che proprio la tutela della biodiversita’ rappresenta una priorita’ sancita dalla nostra Costituzione”. Inoltre, continua il comunicato, “secondo l’articolo 18 della legge 157/92, modificato recentemente dalla legge comunitaria 2009, tutti gli uccelli non possono essere oggetto di caccia nelle fasi biologiche fondamentali della loro esistenza, come la riproduzione. Una fase che in questo periodo per moltissime specie non puo’ ancora considerarsi chiusa, poiche’ i piccoli continuano a essere dipendenti dai loro genitori. Aprire agli spari a settembre, dunque, vuol dire causare la morte non soltanto dei potenziali genitori, ma degli esemplari piu’ giovani, disturbati nella fase piu’ delicata della loro vita”.
Le preaperture, commenta l’Enpa, “sono concessioni ormai anacronistiche che devono essere archiviate, e non solo per la tutela degli animali e per il rispetto delle normative vigenti: aprire la caccia nel mese di settembre significa anche mettere a rischio la vita dei turisti che, sempre piu’ numerosi in questo periodo dell’anno, frequentano le nostre campagne e si avvicinano alla natura. Essere accolti dal rumore degli spari con il rischio di rimanerne vittima- conclude la Protezione animali- non rappresenta certo un buon biglietto da visita per le nostre regioni”.


Categorie: News dal Mondo

Al via in Giappone il massacro dei delfini. l’Enpa si mobilita a Roma

31/08/2011

Da Roma a New York, da Amsterdam a Mosca. Il mondo si mobilita contro la mattanza dei delfini di Taiji (Giappone) che, come ogni anno, riparte il 1 settembre. Nella capitale gli attivisti della Protezione Animali, che coordina la campagna internazionale in Italia, a partire dalle ore 11.00 presidieranno – insanguinati e vestiti a lutto – la sede dell’ambasciata giapponese in via Quintino Sella 60 per chiedere lo stop al massacro. «Tra tursiopi, grampi, globicefali, oltre 23 mila piccoli cetacei perdono la vita nella “Baia della Morte” tra atroci sofferenza – spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa -. Alla mattanza scampano soltanto gli esemplari più piccoli, non per tornare a una vita libera ma per essere venduti a circa 150-170 mila dollari ai delfinari di tutto il mondo. Dopo la cattura i cuccioli saranno sottoposti all’addestramento basato sulla deprivazione alimentare che li obbligherà a eseguire ridicoli esercizi e a compiacere spettatori, troppo spesso ignari di contribuire a condannare all’ergastolo creature innocenti che appartengono al mare.» «Ciascuno di noi può fare la sua parte aderendo alla giornata mondiale di mobilitazione – prosegue Ferri -. Chi non fosse in grado di intervenire alla manifestazione può contribuire al passaparola su internet e firmare la petizione a questo indirizzo web . E’ di fondamentale importanza riuscire a raggiungere la “massa critica” per spingere il governo nipponico fermare una volta per tutte la mattanza.»


Categorie: News dal Mondo

Torna a casa guarito Happy Feet, il pinguino finito in Nuova Zelanda

31/08/2011

Finalmente Happy Feet, il pinguino divenuto famoso per essere approdato, a causa di una perdita di orientamento, sulle coste della Nuova Zelanda sta per tornare a casa sano e salvo.
Il giovane pennuto ha lasciato ieri la Nuova Zelanda a bordo della una nave da ricerca Tangaroa diretta verso il Polo Sud, grazie alla quale, dopo un viaggio di quattro giorni, potrà riunirsi ai pinguini della sua specie.
Si conclude così felicemente la brutta avventura di Happy Feet che dopo essersi perso aveva rischiato di morire per aver cercato di dissetarsi ingurgitando una gran quantità di sabbia scambiata per neve. A salvargli la vita sono stati i veterinari dello Zoo di Wellington grazie ad un tempestivo e delicato intervento che lo ha liberato dalla sabbia e da tutti quegli oggetti scambiati per cibo e ingeriti.
Dopo l’intervento, il pinguino ha avuto bisogno di una lunga convalescenza e cure costose ma grazie ai suoi molti fans è stata raccolta la cifra necessaria a coprire le spese mediche e ora a pagargli il viaggio di ritorno per tornare a Campell Island dove lo aspettano tanti amici. Di amici Happy Feet ne ha trovati tanti sia sul web che in Nuova Zelanda a dimostrarlo le 1700 persone che vestite in bianco e nero come tanti pinguini sono andate a salutarlo alla partenza della nave.


Categorie: News dal Mondo

Cinque gatti avvelenati a Stintino, forse esche con sostanze letali

31/08/2011

A dare il via all’allarme è stata la segnalazione formale presentata da due veterinari di Porto Torres dove era stato portato un gatto ormai in fin di vita probabilmente a causa dell’ingestione di metaldeide, un composto chimico velenoso comunemente usato come pesticida contro le lumache. Sono poi seguite le notizie diffuse dalla Lida di Sassari, la Lega Italiana Diritti degli Animali che sulla sua pagina Fecebook ha ricevuto le segnalazioni di altri animali deceduti tra sabato e domenica sempre per sospetto avvelenamento in zona Stintino.
I decessi dei cinque gatti rinvenuti, ma potrebbero essere di più, sarebbero avvenuti in localita’ Tanca Manna, tra via Cala Sant’Andrea e via Punta Scorno.
I due veterinari che hanno segnalato il primo decesso sono convinti che si tratti di un avvelenamento intenzionale dei gatti e che il killer, con la massima incoscienza abbia sparso le esche avvelenate lungo le strade delle zone residenziali più affollate di Stintino soprattutto in questo periodo.
A seguito di quanto avvenuto, per mettere fine alla strage e soprattutto per tutelare la salute di bambini e adulti che potrebbero venire a contatto con le esche avvelenate, il Servizio veterinario di Igiene degli allevamenti e delle produzioni Zootecniche dell’Asl di Sassari, dopo aver raccolto le segnalazioni si e’ attivata per la parte di sua competenza rimanendo in attesa che l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Sassari, dopo gli esami effettuati sugli animali morti e su quello ricoverato a Porto Torres, confermi se sono state rinvenute sostanze tossiche.


Categorie: News dal Mondo

Al via in Olanda i mondiali di agility per meticci. Nella nazionale italiana solo ex randagi

30/08/2011

Iniziano il 2 settembre a Nimega, in Olanda, i campionati mondiali di agility dog per meticci, organizzati dall’Imca (International Mix and Breed Championship). Ai nastri di partenza ci sarà anche la nazionale italiana, che, chiamata a difendere i tre titoli mondiali conquistati nel 2010, è sbarcata in Olanda con il sostegno della Sezione Enpa di Torino. Gli “atleti” italiani, tutti ex randagi adottati in canile, sono stati allenati da Christian Oggioni, un educatore cinofilo di fama nazionale apprezzato per la sua filosofia di dog partnership. «Quello di Oggioni non è un metodo ma vero e proprio stile di vita incentrato sullo spirito di cooperazione e sull’amicizia tra uomini e cani, che promuove una relazione armoniosa fondata sulla fiducia e sul rispetto reciproci», spiega Giovanni Pallotti, presidente della Sezione Enpa di Torino – «Lo “stile” di Oggioni e della nazionale italiana meticci – prosegue Pallotti – rispecchia i principi in cui la nostra associazione si riconosce fin dal 1871, da quando cioè il nostro fondatore, Giuseppe Garibadi, diede vita alla Società di Protezione degli Animali. Per questo non potevamo non sostenere, con partecipazione ed entusiasmo, l’avventura olandese dei nostri “atleti”. A loro auguro un mondiale ricco di successi e soddisfazioni.» 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Svizzera. “caccia” ai gatti, l’Enpa scrive all’ambasciatore elvetico in italia

30/08/2011

«Leggo con vivo stupore che il Consiglio Federale Svizzero ha rifiutato la proposta di revisione della normativa che consente di sparare ai gatti inselvatichiti o randagi. La prego vivamente, Signor Ambasciatore, di raccogliere il gran numero di proteste che da ieri hanno tempestato il nostro centralino e le nostre caselle di posta elettronica.» Così il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, in una lettera inviata all’ambasciatore della Svizzera in Italia, il dottor Bernardino Regazzoni. «L’Enpa – si legge ancora nella missiva – auspica che i singoli Cantoni si assumano la responsabilità legislativa e si adoperino per vietare questa pratica tanto barbara quanto inutile e che desta ribrezzo nei cittadini Italiani, superando quello che appare un residuato normativo, ormai senza alcun riscontro con la sensibilità dei nostri tempi.» L’impegno di modificare questa norma, conclude il presidente della Protezione Animali, farebbe onore al Suo Paese e porrebbe la Svizzera tra i Paesi più attenti ai diritti degli animali e alla sensibilità, sempre crescente, delle persone che li amano. 


Categorie: News dal Mondo

Hawkeye, il labrador che ha vegliato il suo amico umano fino alla fine

29/08/2011

Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo per mostrare quanto grande può essere l’amore e quindi il dolore che un cane prova se perde il suo amico umano.
Protagonista di questa commovente vicenda è Hawkeye, il cane di Jon Tumilson e accanto a lui è voluto stare fino alla fine per dargli l’ultimo saluto.
Il sottufficiale Jon Tumilson, 35 anni, di San Diego, è uno dei 38 soldati Navy Seal rimasti uccisi in Afghanistan il 6 agosto sco
Al ritorno in patria della sua salma dl giovane ad attendere, insieme
alla famiglia, c’era Hawkeye, il suo labrador, che non si è più allontanato dalla bara neppure durante il funerale. Per tutto il tempo della cerimonia religiosa, tenutasi a Rockford in Iowa è rimasto accanto al feretro di Jon scosso dai singhiozzi di un pianto inarrestabile.
A testimoniare questa storia commovente c’è il video che Lisa Pembleton, la cugina del sottufficiale Jon Tumilson, ha realizzato per condividere la cerimonia con i familiari che non avevano potuto partecipare al funerale e dove si vede Hawkeye steso accanto alla bara. Il video è poi arrivato su internet ed è visibile su You tube


Categorie: Storie del cuore

La Svizzera non è un paese per gatti: è legale sparare a quelli randagi

29/08/2011

A nulla è servita la petizione presentata dall’associazione SOS Chats che aveva eletto a testimonial la gatta Lara Croft con la zampetta sinistra menomata proprio da una fucilata per convincere il governo svizzero che sparare ai gatti non può essere considerata una soluzione ma solo una vergogna per il Paese. Non sono bastate neppure le quasi 14.000 firme raccolte e inviate al Bundesrat, il Consiglio federale, perché abrogasse il permesso di caccia ai gatti erranti.
L’abbattimento dei gatti viene fatto quasi sempre con il fucile ma spesso l’animale non viene ucciso, le palottole lo feriscono e il povero animale fugge sanguinante per morire dopo giorni sfinito dalla sofferenza, se è più fortunato resta menomato finchè non incontrerà un altro “valoroso” Guglielmo Tell che finirà il lavoro.
A sostenere la petizione degli animalisti è sceso in campo il consigliere ginevrino Luc Barthassat che oltre a ribadire la vergogna di una simile legge “incivile e indegna”  ha chiesto in base a quali criteri sarà possibile riconoscere un gatto randagio da uno di proprietà momentaneamente in libera uscita. Il consigliere ha anche sottolineato la pericolosità dell’uso di armi da fuoco in centri abitati dove a rischio finirebbero anche gli umani.
Tutto è stato inutile, il Consiglio federale elvetico ha respinto ogni richiesta di sospendere la caccia ai gatti randagi sostenendo che questi felini portano malattie pericolose anche per quelli domestici, malattie trasmissibili anche ai proprietari, inoltre i randaggi costituiscono un pericolo per gli uccelli, le lepri e i piccoli roditori che popolano boschi e giardini. L’unica soluzione per combattere questi rischi e contrastare il crescente fonomeno del randagismo felino, escludendo la troppo onerosa sterilizzazione di massa dei gatti, ha confermato il Governo, è cacciarli a fucilate.
Le associazioni animaliste hanno promesso di continuare la loro battaglia perché se passa la caccia ai gatti randagi un domani potrebbe essere estesa ai danni del cane procione, alla cornacchia nera, alla gazza, al procione lavatore e alla tortora domestica inselvatichita. In attesa che il il Bundesrat torni sulle sue decisioni, speriamo che presto la pulitissima Svizzera si trovi a fronteggiare un esercito di affamatissimi topi.


Categorie: News dal Mondo

Nato al bioparco di Tel Aviv un cucciolo del rarissimo Gatto Delle Sabbie creduto estinto

29/08/2011

E’ venuto alla luce presso il bioparco Ramat Gan Safari di Tel Aviv, in Israele, un cucciolo di Felis margarita conosciuto come Gatto delle sabbie, la nascita, anche se avvenuta in cattività, rappresenta un evento straordinario perché è la prima di cui si ha notizia da molti anni e la razza a cui il micino appartiene è da un decennio inserita tra quelle in via d’estinzione ritenuta da molti già scomparsa da Israele e che solo pochi esemplari siano presenti nel deserto arabico e nei deserti di Pakistan ed Iran.
Il Gatto delle Sabbie allo stato libero trova il suo habitat ideale nei deserti di sabbia dove riesce a vivere senza quasi bisogno di acqua ricavando i liquidi necessari direttamente dalle sue prede rappresentate da roditoeri, insetti e piccoli rettili che caccia con il buoi favorito dalle sue grandi orecchie che lo aiutano a individuare le prede.
Poco più piccolo del gatto domestico, questo predone del deserto, ha un aspetto non solo molto gradevole ma anche funzionale a vivere in zone torride tra le più inospitali della terra.
Grazie al suo mantello color sabbia appena striato di scuro riesce a mimetizzarsi perfettamente sia tra le dune che sui terreni rocciosi sfuggendo così ai suoi predatori ma avendo la possibilità, non visto, di sorprendere le sue prede. Il morbido mantello nella parte inferiore delle zampe presenta peli molto lunghi come a formare una barriera per i polpastrelli proteggendoli nel contatto con la superficie infuocata del deserto. Il Gatto delle Sabbie ha una struttura fisica che gli consente di affrontare escursioni termiche dai ?5 °C ai 52 °C senza particolari disagi.  
Il bioparco Ramat Gan Safari ha salutato il lieto evento come un segnale di speranza per riuscire a salvare questa specie a rischio che conta non più di 150/200 esemplari anche grazie all’accoppiamento di esemplari non consanguinei ospitati in altri bioparchi senza tralasciare la fecondazione artificiale in vitro come praticato con altri animali in via di estinzione.

Foto: http://www.imageshack.us


Categorie: News dal Mondo

Settembre a Sei Zampe: dall’8 settembre al WOW Spazio Fumetto di Milano in scena i cani a fumetti

28/08/2011

Il fantastico rapporto cane-padrone raccontato in oltre cento anni di fumetti attraverso tavole originali, albi rari, avventure divertenti e perfino un pizzico di moda!-
Un po’ filosofi come Snoopy, esagitati come Pluto, teneri come la Pimpa, super come Krypto, discreti come il bassotto del Signor Bonaventura o invadenti come Sansone e Scooby Doo, ecco come i cani dei fumetti e dei disegni animati vengono raccontati in due mostre uniche e da un intero mese di appuntamenti ed eventi dedicati alla vita a sei zampe!
A partire dall’8 settembre WOW Spazio Fumetto, Museo del Fumetto di  Milano, si trasforma in un grande “canile di carta” ospitando una ricca serie di eventi, organizzati in collaborazione con MyUrbanDog e con il patrocinio della Provincia di Milano Ufficio Diritti degli Animali, dedicati al fantastico rapporto cane-padrone e all’approfondimento delle tematiche legate al “cane urbano”, ossia a come è cambiato il modo di vivere in città con il nostro amico a quattro zampe. A cominciare dalle due mostre Bau! 88 cani con il resto di 1, dedicata ai cani a fumetti più amati di tutti i tempi, e Snoopy… è di moda, evento glamour che, coincidendo con la Settimana della Moda, per tutto il mese di settembre espone esclusivissimi Snoopy di peluche vestiti da grandi stilisti del calibro di Hermes e Missoni.sei_zampe_320x200
E se le mostre permettono di capire come sceneggiatori e disegnatori abbiano intuito e previsto l’evoluzione del cane: da compagno dell’uomo, anzi da primo amico, a Urban Dog ovvero alter ego e coscienza critica dell’uomo moderno, una serie di appuntamenti permetteranno di fare il punto sulla situazione del cane cittadino oggi: fino al 2 ottobre, tutti i giovedì, alle 18.30, presso la sala incontri di WOW Spazio Fumetto (ingresso gratuito) si terranno incontri aperti al pubblico con autori di libri, veterinari, etologi e fumettisti. Il clou si terrà sabato 24 e domenica 25 settembre: un fine settimana dedicato a cani e padroni. Presso il grande parco adiacente al museo, attrezzato con un splendida area cani, sarà  possibile farsi scattare una fotografia professionale con Fido oppure farsi fare una caricatura dai due fumettisti Eloisa Scichilone e Luca Rota Nodari o ancora registrare un videomessaggio che sarà trasmesso da www.caniegattitvchannel.tv. Il calendario degli incontri e degli appuntamenti, aggiornato in tempo reale, sarà disponibile sul sito www.myurbandog.it. Grazie alla collaborazione della Fondazione Cineteca Italiana, sarà possibile vedere un esclusivo montaggio davvero unico delle più belle scene “cinofile” del grande cinema: uno sguardo emozionale, poetico e ironico capace di creare un ponte tra l’arte cinematografica e l’evoluzione del cane nella nostra quotidianità. Ma altre proiezioni rallegreranno i pomeriggi di questo settembre a sei zampe: chicche come “le comiche” di Buster Brown e il suo cane Tige o episodi ormai introvabili di cartoni animati amatissimi.

BAU! 88 CANI CON IL RESTO DI 1
La mostra, a cura di Riccardo Mazzoni, allestita in collaborazione con WOW Spazio Fumetto e la Fondazione Franco Fossati, propone una carrellata di 88 cani celebri del fumetto e del cartone animato raccontati attraverso schede personali, tavole originali, albi d’epoca, video, sagome colorate, manifesti cinematografici, figurine e gadget. Un percorso che dal 1895 di Yellow Kid a oggi ci racconta come è cambiato il rapporto cane-padrone attraverso alcune sezioni dedicate a vari aspetti della vita a sei zampe, un modo per apprendere segreti e curiosità su un rapporto speciale che il fumetto ha raccontato in modo approfondito, divertente e a volte perfino un po’ surreale!
Il percorso inizia con la sezione Cani e bambini, dedicata a quel fantastico rapporto che ha ispirato tanta letteratura e cinema. La mostra non poteva che iniziare da qui anche perché il primo cane a fumetti della storia era proprio l’amichetto di un bimbo: parliamo dell’anonimo cagnolino compagno d’avventura di Yellow Kid, il bimbetto dal camicione giallo creato da Richard F. Outcault nel 1895 (esposta una tavola della serie, datata 1896, importantissima testimonianza per il fumetto in genere perché vi compare anche il primo balloon della storia del fumetto). Tra i pezzi rari in mostra anche il primo numero dl Corriere dei Piccoli, del 1908. Come mai? In copertina, compare il primo cane protagonista di un fumetto tutto suo: Tige il simpatico compagno di Buster Brown, coprotagonista di campagne pubblicitarie e cortometraggi che si potranno visionare in mostra. Non mancano, ovviamente, altri bimbi celebri col loro amico, da Bill e Bull (1959) a Belle e Sébastien (1981) da Cane Bau, il compagno della pestifera Ciccibum all’anime giappponese Hallo Spank. E ancora il simpatico Gino, cane a fumetti creato da due veterinari milanesi per spiegare ai lettori del “Corrierino” l’etologia, e Ernesto, ardito mix tra un bulldog e un chihuahua creato da Davide Barzi e Oskar. La seconda sezione è dedicata all’avventura, quella vera: ecco quindi una carrellata di eroi in compagnia del loro fido compagno, dal mitico Signor Bonaventura col suo Bassotto (in mostra la sua prima comparsa sul n. 43 del Corriere dei Piccoli del 1917) al giovane reporter Titin col fido Milou (1929), omaggio obbligato anche per via dell’imminente uscita al cinema del film Le Avventure di Tintin-Il Segreto del Liocorno firmato da Spielberg. Non mancheranno altri eroi con supercani: Diavolo il lupo compagno dell’Uomo Mascherato (1936), Satan il cane di Tex Willer (1950), Asso (1955) il batpastore tedesco di Batman. Ed è un cane, anche se extraterrestre, Krypto (1955), il supercane di Superboy. Senza dimenticare Rantaplan (1960), il cane più stupido del west compagno di Lucky Luke, e Idefix (1963), contrappeso del grosso Obelix. Così come l’italiano Rospi, il bichon di Filippo Confalmi, l’artigian-fumetto creato per la Confartigianato Alto Milanese. Ma nel mondo del fumetto tutto è possibile: anche che un topo vada in giro con un cane vincitore di Oscar… Stiamo parlando ovviamente di Pluto. 
Tra gli 88 cani in mostra ne esiste uno che ha un papà davvero speciale: il pugile Primo Carnera. Era infatti il 1930 quando, sulle pagine del New York Journal apparve una striscia ideata e disegnata proprio da lui. Le strisce, di cui in mostra è esposto un originale, raccontavano le disavventure di un pugile accompagnato da un levriero. 
Non poteva poi mancare una sezione dedicata alle star a quattro zampe che vantano l’onore di testate proprie. Così come accade nel cinema con Rin Tin Tin, Lassie e Braccobaldo (omaggiati in mostra) anche nel fumetto ben presto i cani si sono meritati l’onore del titolo: Napoleon (1932, incorreggibile irish wolfhound) Tippie (1948, creato da una delle prime “fumettiste” americane: Edwina Dumm), Pif (1948, cagnolino a due zampe nato come contestatore della società capitalista e divenuto ora un beniamino dei bambini), Pucho (1955, eroico cucciolo cubano nato sulla rivista rivoluzionaria Mella e diventato uno dei personaggi più popolari dell’isola) e soprattutto l’italianissima Pimpa, creata nel 1975 dal grande Altan per il Corriere dei Piccoli. C’è anche il segugio che interpreta l’investigatore più famoso del mondo nell’anime Il fiuto di Sherlock Holmes, serie firmata da Hayao Miyazaki e realizzata in collaborazione Pagot di cui in mostra è possibile vedere alcuni originali.
Se in Italia la razza più diffusa è il pastore tedesco, nel mondo dei fumetti lo scettro va al bassotto, a cominciare dal 1917, quando Stò inventa per il Corriere dei Piccoli il Signor Bonaventura al quale affianca proprio un simpatico Bassotto. Per anni, dal 1926 al 1951, Harold Hering Knerr, “coautore” dei pestiferi Katzenjammer, disegnò le avventure di Dinglehoofer und His Dog Adolph con protagonista proprio un bassotto. E, sempre un bassotto, è Oscar, l’unico animale “normale” che vive a “Liberty Meadows” (1997). Volendo stilare un’ipotetica classifica dei cani più amati dai fumettisti dopo il bassotto dobbiamo inserire l’alano, gigante buono, buffo e maldestro: Sansone (1954) e Scooby Doo (1969) ne sono un esempio significativo.
Una sezione è poi dedicata al racconto del rapporto uomo-cane che il fumetto ci ha regalato in oltre cento anni di storie presentandoci cani talmente umani da farci dimenticare la loro “canicità” (Pippo su tutti) oppure inventandosi cani non antropomorfi nell’aspetto ma umani nell’animo, a cominciare dall’ironico Fred Basset per arrivare al simpatico Bilbo creato da Davide Ceccon. Da segnalare, tra le altre, la serie Le inchieste dell’ispettore Fido: in un mondo alla rovescia dove gli umani sono “dall’altra parte del guinzaglio” l’Ispettore Fido per conto della Società Protettrice degli Umani cerca di combattere le vessazioni alle quali sono sottoposti i bipedi. Numerosi anche i manifesti cinematografici prestati dall’Associazione Atelier Gluck Arte che testimoniano come la vita a sei zampe sia stata raccontata dal cinema  in capolavori come Lilli e il Vagabondo, La carica dei 101 e Bolt.
IL PREMIO – premiate le più belle campagne a favore degli animali
La mostra propone anche una selezione delle più riuscite campagne in favore degli animali che hanno usato come testimonial i grandi protagonisti dei fumetti, da Dylan Dog a Diabolik, da Gino a Bilbo, fino a Filippo Confalmi. In questo importante contesto sociale, in occasione dell’inaugurazione della mostra, l’8 settembre, verranno premiate le sue campagne più meritevoli.
SNOOPY… È DI MODA!
Mostra-evento in occasione della Settimana della Moda
In collaborazione con Bic Licensing
Non poteva mancare un omaggio tutto speciale al “cane” a fumetti per eccellenza: Snoopy. Filosofo, scrittore, aviatore, Snoopy è certamente il bracchetto più amato e conosciuto del mondo. Creato da Charles Monroe Schulz nel 1950, rappresenta un importante cambio di ruolo della figura canina nella narrativa disegnata: con lui il cane, da comprimario, si è trasformato in coscienza critica e alter ego dell’uomo moderno. Da compagno di bambini ed eroi, da star di vignette comiche, è diventato il testimone della trasmissione delle tipiche idiosincrasie dell’uomo urbano all’amico cane. La mostra/omaggio “Snoopy … è di moda!” porterà il visitatore alla scoperta della storia, editoria e non, di questo personaggio strepitoso attraverso l’esposizione di albi, tavole, gadget, memorabilia e manifesti cinematografici. Ma non solo. La concomitanza dell’evento Settembre a Sei Zampe con la Settimana della Moda di Milano è l’occasione per raccontare un volto diverso del mitico Bracchetto. La mostra propone infatti un’esclusiva esposizione di dodici peluches di Snoppy e Belle (la sua fidanzatina) vestiti da sei grandi stilisti, da Hermés a Missoni.

Info: 02 49524744 – www.museowow.it – Ingresso intero 5,00 euro, ridotto 3,00 euro dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00. Sabato e domenica dalle 15.00 alle 20.00. Lunedì chiuso

Ufficio stampa WOW Spazio Fumetto: Enrico Ercole
Fonte: www.animalinelmondo.com


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Cane legato a catena muore di stenti. In pessime condizioni igieniche tutti gli animali dell’azienda

28/08/2011

Per lui i soccorsi non sono arrivati in tempo, era morto da poche ore uno sfortunato pastore maremmano che dopo aver trscorso la sua vita legato ad una catena è morto di stenti. Gli operatori dell’Enpa intervenuti subito dopo aver ricevuto la segnalazione lo hanno trovato senza vita ancora legato e senza traccia accanto di cibo e di acqua e tanto meno di un riparo. Nella azienda agricola in località Cascinazza di Monza oltre al cane morto, anzi ucciso, i volontari dell’associazione hanno trovato un gregge di circa cento pecore e capre ammassate in un capannone con una copertura di eternit, in un altro capannone una capra che aveva appena dato alla luce due piccoli e in un rudere che un tempo doveva essere una stalla, una mucca, anche lei legata, divorata dalle mosche. In un altro spazio non lontano sono stati trovati anche un vitellino e cinque cani di cui due cuccioli. Tutti gli animali erano tenuti in condizioni igieniche pessime e malnutriti. In condizioni di sporcizia e degrado anche i due pastori che si sarebbero dovuti prendere cura degli animali in assenza del proprietario partito per le vacanze. Insieme agli operatori dell’Enpa sono intervenuti sul posto i veterinari dell’Asl e la polizia urbana che ha proceduto a denunciare per maltrattamenti il proprietario, noto alle forze dell’ordine per essere già incorso in passato in un reato simile.

Foto Enpa


Categorie: News dal Mondo