Dopo il fallimento della società Park and Leisure che gestiva lo Zoo di Napoli, gli oltre 300 animali sembravano destinati ad una triste sorte, abbandonati senza acqua, cibo e un tetto sotto al quale rifugiarsi, rischiavano una lenta agonia, ma se fossero sopravvissuti a seguito dell’avvio delle procedure fallimentare, potevano finire messi all’asta, cosa che spesso accade in questi casi. Sarà invece il Comune di Napoli a prendersi cura degli animali dello zoo fino a quando il Ministero dell’Ambiente non si pronuncerà in modo definitivo sulla questione. Una decisione temporanea fino a quando non sarà definito il futuro della struttura in accordo con le associazioni, l’Asl e l’Università, allargando la partecipazione istituzionale alla Regione Campania. Nei progetti per la destinazione dell’area l’intenzione di creare una fattoria didattica per la salvaguardia della flora e della fauna che accolga razze e specie campane a rischio.
Speriamo che il Ministero dell’Ambiente decida quanto prima perché in ballo non c’è solo il futuro di 300 animali, ma anche quello di 100 lavoratori.
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