In un momento tanto tragico la guerra si accanisce contro i più deboli come gli animali che i proprietari sono stati costretti a lasciare indietro, non senza angoscia, per mettersi in salvo dai bombardamenti.
In loto aiuto sono intervenuti i volontari dell’organizzazione non governativa Animals Lebanon che con una perlustrazione accurata negli edifici abbandonati e distrutti nella zona di Beirut si sono impegnati a trovare e recuperare gli animali domestici, e non solo, rimasti indietro dopo che i bombardamenti israeliani hanno costretto i proprietari ad abbandonare in fretta le loro case, gli sfollati libanesi hanno chiesto ai volontari di entrare nei loro quartieri bombardati per recuperare i loro animali domestici, soprattutto gatti, rimasti soli nelle zone bombardate alla periferia sud di Beirut.
I volontari dell’Animals Lebanon cercano non solo di ritrovare i gatti abbandonati ma anche di aiutare quelli randagi.
“Molte persone hanno dovuto evacuare le loro case in fretta. Nella maggior parte dei casi, i gatti stressati dai bombardamenti si nascondono” – ha detto la signora Shaarawi , vicepresidente dell’associazione benefica Animals Lebanone aggiungendo che questo ha reso impossibile raccoglierli rapidamente. “Il nostro obiettivo è semplicemente entrare, salvare e andarcene”, ha affermato.
“Il 3 ottobre – racconta la signora Shaarawi – abbiamo aiutato un’abitante della periferia meridionale di Beirut a recuperare i suoi otto gatti traumatizzati che la donna aveva rinchiuso nel soggiorno durante i bombardamenti.
Siamo riusciti a trovarli tutti nascosti sotto un divano terrorizzati”, ha detto trionfante la signora Shaarawi.
Molti degli sfollati hanno portato con sé anche i loro animali domestici. Un ragazzino è stato visto mentre fuggiva dal suo villaggio nel sud stringendo al petto un gatto rosso. Alcune persone hanno addirittura ignorato gli avvisi di evacuazione per restare con i propri animali domestici, ha affermato la signora Shaarawi. “Finora abbiamo recuperato circa 120 animali dalla periferia di Beirut e altri 60 dalla zona sud”, ha affermato. I recuperi non sono mai facili perchè “I gatti si trasformano in tigri quando hanno paura” – ha affermato la Shaarawi -“La guerra è traumatica sia per gli animali che per le persone. Vengono bombardati ogni giorno e non sanno cosa sta succedendo”, ha detto. “Stanno solo aspettando che i loro proprietari tornino.”
Nonostante la situazione critica causata dall’attacco aereo israeliano, il 4 ottobre la signora Shaarawi e il suo team sono tornati nella periferia meridionale per cercare di recuperare altri animali domestici.
Categorie: Gatti, News dal Mondo
Vivere con un gatto, una magnifica avventura con impegni e vantaggi
Estate torrida: cinque semplici consigli per garantire l’idratazione ai nostri pet
Ancora un rinvio per dare la libertà agli animali del circo, è la terza proroga
Lancia il gatto dal balcone. Sequestrato, il PM lo restituisce al suo torturatore
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it