Entrare nella casa di Carmen Russo e di suo marito, il coreografo Enzo Paolo Turchi, è come ritrovarsi in una dimensione dove la serenità e la gioia nasce dall’amore che qui umani e animali si scambiano con il linguaggio del cuore.
Appena suonato il campanello di “Villa Carmen” ci da il benvenuto un abbaìo festoso che annuncia l’arrivo di qualcuno. Il cancello si apre ed è proprio lei, la famosa show girl che con un sorriso aperto e cordiale invita ad entrare. La casa è grande e bellissima ma perfettamente integrata con la campagna romana da sembrare nata naturalmente da questa terra.
Ci accomodiamo in un salotto all’aperto dove a turno vengono a fare un saluto i dodici cani che vivono in questo paradiso come se sapessero che si parlerà di loro.
Come e quando si è formata questa tribù a quattro zampe che ora vive con te ed Enzo Paolo?
Enzo Paolo ed io amavamo ed avevamo cani ancora prima di incontrarci. Già a Genova, dove vivevo e sono nata, avevo un cucciolo di pastore tedesco che ho portato con me quando mi sono trasferita a Roma, all’Ogiata, una zona molto verde. Anni dopo ho conosciuto Enzo Paolo, anche lui aveva con se un mastino napoletano, un bastardino e un chihuahua. Ci siamo innamorati e abbiamo deciso di vivere insieme naturalmente con i nostri cani. Abbiamo scelto una residenza in campagna per sentire il contatto con la natura, per godere di una dimensione veramente a misura d’uomo. Il nostro grande amore per gli animali e il vivere in una grande casa con ampi spazi verdi ci hanno permesso di accogliere tanti trovatelli che abbiamo incontrato. La più anziana del gruppo è Cassia, una labrador di 18 anni che abbiamo trovato mentre vagava da sola sulla Cassia bis e per questo l’abbiamo dato questo nome. Nel tempo ne abbiamo incontrati tanti altri e non abbiamo mai potuto far finta di non averli visti e così la famiglia è cresciuta. In alcuni periodi siamo arrivati sino a trenta cani, ora sono solo dodici, ma domani chissà? E’ estate e gli abbandoni in questo periodo sono tanti e allora se incontrassimo un cane lasciato in strada diventeremmo tredici, un numero fortunato!
Molte persone affermano di volere tanto un cane, magari di adottarlo in un canile, ma per una casa troppo piccola o per gli impegni di lavoro preferiscono non prenderlo perché, dicono, il cane soffrirebbe. Che ne pensi?
Certo un giardino, uno spazio verde è l’ottimale, anche per noi umani è meglio avere una casa confortevole invece di una stamberga ma la cosa più importante è chi ci sta vicino, perciò anche in un piccolo appartamento un cane può essere felice perché quello di cui ha veramente bisogno è l’affetto, il un rapporto di fiducia con il suo amico umano a cui darà sempre un amore incondizionato. Magari eviterei di scegliere una grossa taglia a pelo lungo optando per un cane piccolo/medio a pelo raso più facile da accudire, fermo restando che anche un chihuahua, come qualsiasi cane, deve regolarmente uscire per le sue “passeggiatine”.
Dalle tue parole si capisce che sai bene che avere un cane significa impegno e disponibilità, trovate tu ed Enzo Paolo, nonostante i vostri impegni artistici, il tempo per occuparvi personalmente dei vostri animali?
Certamente! Dividiamo con loro tutto il tempo libero, ad ognuno riusciamo a dare coccole e attenzioni. Quando ci assentiamo li affidiamo alle cure di persone fidate che li conoscono e già ogni giorno ci aiutano per dare loro da mangiare, per fare la spesa all’ingrosso e per assicurarci che non gli manchi nulla.
E’ di questi giorni la notizia che il Comune di Prato vuole consentire agli anziani di portare nelle case di riposo i loro animali da compagnia. Che ne pensi?
Fantastico! La compagnia e ilprendersi cura di un animale può far sentire un anziano ancora utile, importante per qualcuno, sia che non abbia nessuno o anche quando i figli nonsiano molto presenti nella sua vita. Il suo quattrozampe gli sarà sempre riconoscente e ricambierà l’affetto che riceve.
Pensi sia giusto conseguire un “patentino” per i proprietari di cani impegnativi?
Se il patentino servirà ad insegnare al proprietario a rispettare il suo cane sono d’accordo perché non esistono razze pericolose ma solo persone che non sanno educare il proprio cane o lo considerano un arma di difesa e di attacco. Ai giovani, anzi ai bambini nelle scuole si dovrebbe insegnare l’importanza del rapporto tra esseri umani e animali. Devono imparare che anche nell’epoca di internet il rapporto con la natura resta la base della nostra vita. Molti bambini sfuggono gli animali perché qualcuno gli ha detto che possono portare malattie o addirittura mordere, mentre è importante provare e capire cosa significa realmente avere un contatto con loro. Conoscere gli animali, capire che anche senza parole ci possono insegnare molto, non ci permetterà poi di far loro del male o abbandonarli. A Napoli io sono stata testimonial di un associazione di volontari che si chiama “Fiocco azzurro” e che, all’interno delle strutture scolastiche, si occupa di insegnare ai giovani l’importanza del rapporto tra gli esseri umani e gli animali.
Pensi che dedicare le proprie risorse materiali e morali alla tutela degli animali invece che agli umani sia una scelta criticabile?
Ognuno indirizza il suo impegno come vuole, questo non impedisce agli altri di fare scelte diverse. In una società dove tutti hanno bisogno è un po’ come dividersi i compiti. C’è giustamente chi si occupa di bambini, di anziani, di chi vive nell’indigenza e invece altri si rivolgono agli animali. E’ giusto che sia così. Ma l’amore per gli animali ci apre il cuore a tutte le richieste di aiuto e ci insegna il rispetto per la vita.
Voi dividete equamente l’amore tra tutti i vostri cani ma c’è qualcuno di loro che considerate speciale?
E’ vero, noi li amiamo tutti nello stesso modo e loro ci ricambiano con la stessa intensità. Certo c’è chi è più presente. Per esempio Energy è quello che ci segue più spesso. Lo abbiamo chiamato così perché ce l’ hanno affidato nella palestra-accademia di danza “Energy Planet” che avevamo a Napoli. Energy adora venire in moto con noi ed è anche un vero “animale da palcoscenico”. Se capita che mi segua su un set per un servizio fotografico, basta che senta il clik della macchina fotografica e si mette in posa e non si può negare che anche le telecamere abbiano su di lui un grande fascino. Durante gli spettacoli aspetta tranquillo in un angolo del palcoscenico e non si muove fino alla fine. Ora sua nipote Chicchirichì, che gli somiglia molto, sta seguendo le sue orme: ha imparato a viaggiare con ogni mezzo e a muoversi con disinvoltura nel mondo dello spettacolo.Così quando Energy sarà più vecchietto e preferirà restare a casa, la presenza di Chicchirichì ce lo farà sentire sempre vicino. E poi c’è George (un chihuahua a pelo lungo) che sta sempre con noi e ci sta così rilassato che si addormenta in braccio mentre cammino o nei giubbotti se siamo in moto, veramente incredibile!
So che te ed Enzo Paolo avete molti progetti di lavoro di cui, per scaramanzia, non parliamo, ma hai mai pensato a un programma sugli animali?
Certo sarebbe bellissimo, potrei dare il meglio di me perché la televisione e gli animali sono le mie passioni. Non vorrei un programma dove presentare solo teneri cuccioli ma una trasmissione che parli scientificamente di animali e dei loro comportamenti mettendo in evidenza come la loro compagnia sia preziosa per bambini e adulti, soprattutto in situazioni difficili. La pet therapy ci dimostra quanto gli animali possono fare per noi.
Tu e tuo marito avete sempre dato la vostra disponibilità per campagne e petizioni animaliste, c’è qualcosa che ancora vorreste fare?
Vorrei continuare a promuovere la cultura dell’amore per gli animali nelle scuole, chi fin da piccolo ha imparato guardare un cane negli occhi, non avrà mai il coraggio di abbandonarlo. Poi il mio sogno sarebbe creare un centro dove accogliere gli animali abbandonati e contemporaneamente una struttura per ospitare in pensione i cani quando i proprietari si devono assentare. La gente conosce il mio amore per gli animali e sono sicura che di me si fiderebbe. Ho già in mente il nome: “L’Isola Felice”. Un progetto nel cassetto che un giorno realizzerò.
Se fossi un animale quale vorresti essere?
Per una come me che è sempre circondata da cani la risposta più logica sarebbe scegliere di essere un cane. Invece no! Io vorrei essere un cavallo. E’ l’animale che identifico con la libertà e io amo la libertà!
Carmen si allontana un attimo per rispondere ad una telefonata, ne approfitto per scambiare due “abbaiate” con i suoi protetti pelosi.
Ragazzi, ragazze, venite qui e ditemi siete molto felici qui? Cosa rappresentano Carmen e Enzo Paolo per voi?
Siamo felicissimi!! Non solo per tutto quelle che abbiamo ma soprattutto perché ci sono Carmen e Enzo Paolo. Per molti di noi averli incontrati ha significatola salvezza. Non lo sai che un cane abbandonato raramente sopravvive e se gli va bene rischia di finisce in canili che sembrano carceri e di passarci tutta la vita se non trovano qualcuno che li ami e li adotti? A volte quando pensiamo ai nostri simili meno fortunati proviamo una grande tristezza. Ci dovrebbero essere più esseri umani come i nostri Carmen ed Enzo Paolo. Il mondo sarebbe migliore!
Le Foto:
dall’alto verso il basso
una bella immagine di Carmen Russo e l’inseparabile George;
Carmen e Enzo Paolo Turchi con Chicchirichì e sotto con il temerario Energy e infine un primo piano di Carmen e George
Categorie: Curiosità
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it