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Usa, salva topo dalle grinfie del gatto ma si ammala di peste

15/06/2012

Un gesto gentile verso un animaletto perseguitato potrebbe costare la vita ad un cinquantenne dell’Oregon.
L’uomo, di cui ancora non si conosce il nome, è ricoverato in gravi condizioni in un ospedale dell’Oregon per un sospetto caso di
Dai media che hanno riportato la notizia, si apprende che il generoso americano avrebbe contratto l’infezione cercando di salvare un topo dalle fameliche fauci del gatto del vicino. Presso l’ospedale in cui è stato ricoverato sono in corso gli accertamenti medici per capire quale sia stato, fra la preda e il predatore, l’animale ‘untore’. E’ infatti oggetto di esame anche il corpo del gatto, che da circa 6 anni viveva nei dintorni dell’abitazione dell’uomo, morto dopo l’accaduto.
Pochi giorni dopo aver ricevuto un morso dal topo che cercava di salvare, il cinquantenne ha accusato i primi malesseri e si e’ rivolto a un ospedale dove i medici hanno riconosciuto i sintomi tipici della ‘morte nera’, il morbo responsabile della pandemia piu’ letale nella storia dell’uomo, che ha ucciso 25 milioni di europei dal 1348 al 1350.
Inizialmente i dottori hanno riscontrato sull’uomo i segni classici della peste bubbonica, con linfonodi ingrossati a livello di ascelle e inguine. Successivamente il paziente ha manifestato dolori addominali e sanguinamenti, sintomi della peste setticemica, un’altra variante dell’infezione. L’americano e’ stato sottoposto ad analisi che permetteranno una diagnosi piu’ precisa e ufficiale.
I medici ricordano che la peste, causata dal batterio Yersinia pestis, puo’ essere trasmessa da roditori e altri carnivori, inclusi cani e gatti. Oggi l’infezione si puo’ curare con farmaci antibiotici, che tuttavia vanno somministrati tempestivamente. In caso contrario, il paziente muore in pochi giorni. “La malattia e’ molto grave, ma ora si puo’ guarire”, dice Emilio DeBess, della sanita’ pubblica veterinaria dell’Oregon, citato dai media che in queste ore stanno dando risalto alla notizia. “Certamente – chiosa l’esperto – afferrare un topo dalla bocca di un gatto non e’ una buona idea”.


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