Una speranza per i cavalli delle botticelle romane. Il Campidoglio approva la mozione per abolirle

15/07/2024

Sono tanti anni che ogni nuova giunta capitolina promette dei provvedimenti più o meno attenti al benessere dei cavalli che trainano le carrozzelle cariche di turisti tra salite e discese, nel traffico caotico delle Capitale. Mai però qualcosa di definitivo che tutelasse totalmente gli animali. Ora qualcosa, forse, si muove e le botticelle trainate dai cavalli dovrebbero diventare elettriche.
L’Assemblea capitolina ha infatti approvato una mozione, proposta dal gruppo Fratelli d’Italia, che sancisce l’abolizione delle tradizionali carrozze trainate da cavalli nel centro storico, sostituendole con moderne botticelle a trazione elettrica.
Sembra quindi che la soluzione tanto attesa, almeno da chi vuole ridare una vita migliore ai cavalli, potrebbe concretizzarsi ma per ora è solo una mozione. “Con la mozione presentata e approvata all’unanimità, concludo una battaglia di civiltà portata avanti fin dalla scorsa legislatura,” dichiara Rachele Mussolini, consigliera di Fratelli d’Italia. “È un percorso che ora impegna l’amministrazione Capitolina a intervenire per rimodulare le botticelle verso la trazione meccanica, salvaguardando il lavoro e assicurando ai turisti un mezzo di trasporto tipico, ma adeguato alle esigenze di una città profondamente modificata rispetto al passato. Un tempo certamente romantico, ma completamente diverso.”
Patrizia Prestipino, garante degli animali, ha espresso con forza la necessità di questa transizione: “Basta botticelle, non se ne può più”. Una decisione condivisa da molti cittadini e animalisti che da anni lottano per il benessere dei cavalli utilizzati nel trasporto turistico.
Già nel 2012, l’allora sindaco Alemanno presentò una vera e propria carrozza elettrica, a impatto zero sull’ambiente e soprattutto sugli animali. Doveva essere la botticella del futuro ma, fatto sta, che per i viali di villa Borghese e’ arrivato il primo prototipo di “anti-carrozza a trazione animale” e poi nulla più.

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