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Una proposta di legge per riconoscere l'ippoterapia come prestazione erogabile dal SSN

11/11/2013

“Per dare garanzie ai pazienti, agli operatori e agli animali stessi, occorre riconoscere esplicitamente e disciplinare l’ippoterapia come tecnica riabilitativa integrativa, erogabile dal servizio sanitario nazionale, così che tutti i bimbi malati possano beneficiarne”. Ne è convinta l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, che ieri ha presentato, presso il centro di terapia psicologica con animali “Fienile animato” di Cambiago (MI), il suo progetto di legge in materia, intitolato “Norme sulla riabilitazione con il cavallo”.
“L’ippoterapia – ricorda – è da tempo considerata un valido supporto terapeutico in varie patologie soprattutto dei bambini. Ma occorre disboscare la giungla di iniziative non sempre controllate e controllabili, fissare standard e dare certezze a tutti, a cominciare da chi ha bisogno della terapia. Un conto, infatti, è la reazione ludico-ricreativa con il cavallo, che certamente è fonte di benessere. Altro è un progetto riabilitativo personalizzato al quale lavora un gruppo di specialisti con competenze diverse, sottoposto ad una rigorosa verifica periodica dei risultati raggiunti. La mancanza di standardizzazione e più in generale delle garanzie offerte da una legge-quadro nazionale può allontanare da questa opportunità terapeutica molti pazienti che ne trarrebbero grande giovamento: bambini autistici o affetti da paralisi cerebrale infantile o comunque da patologie di tipo motorio e psichico, ma anche adulti vittime di traumi”.
Proprio perché si tratta di una terapia integrativa “di comprovata efficacia” – le prime prescrizioni risalgono addirittura agli antichi trattati di medicina greca – l’on. Brambilla chiede alle altre forze politiche di non sottovalutare l’argomento e di impegnarsi a discuterne nella commissione Affari sociali della Camera, alla quale il pdl è stato assegnato. “Il testo – aggiunge l’ex ministro – è idealmente collegato alla proposta di legge che riconosce il cavallo quale animale d’affezione. L’ippoterapia é infatti una ulteriore dimostrazione della profondità e solidità del legame tra l’uomo e il cavallo, che fa di questa splendida creatura un ottimo co-terapeuta. Il cavallo deve dunque essere riconosciuto come animale di affezione e deve esserne vietata la macellazione, come ho chiesto in una proposta di legge che è possibile sostenere con la propria firma sul sito della  Federazione”.


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