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Un cane in tribunale è un ottimo mediatore per un bambino chiamato a testimoniare

27/06/2011

Minori: l’esperta, cani ottimi ‘mediatori’ per bimbi testimoni in tribunale. Oliverio Ferraris, sono facilitatori di comunicazione, piccoli piu’ spontanei

(Adnkronos/Adnkronos Salute) – Cani in tribunale per sostenere e tranquillizzare i bimbi che devono testimoniare ‘promossi’ dalla psicologa. “Questi animali sono ottimi ‘mediatori’ in questi casi. Si tratta di facilitatori della comunicazione che aiutano i piccoli a tranquillizzarsi di fronte alle domande di adulti, sicuramente competenti, ma estranei”, spiega Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dell’eta’ evolutiva dell’unversita’ Sapienza di Roma, commentando l’utilizzo sempre piu’ frequente, negli Usa, dei court dogs, cani da tribunale, addestrati per permettere ai giovanissimi testimoni di ricordare fatti anche spiacevoli, con uno stato d’animo piu’ sereno.
Per un bambino “l’animale – dice all’Adnkronos Salute l’esperta – e’ un po’ come l’orsacchiotto di pezza, un oggetto traslazionale, nel senso che trasferisce su di lui sentimenti di rassicurazione che, generalmente, prova a contatto con le figure protettive. E questo consente di essere piu’ spontanei, piu’ liberi, nel parlare. E’ la stessa ragione per la quale, quando si deve ascoltare un bambino, si utilizza una marionetta, a cui i piccoli possono rivolgersi, senza parlare direttamente con l’adulto”. Insomma ” il cucciolo fa da mediatore. Diventa un facilitatore della comunicazione in una situazione di stress. In questi casi, infatti, i bambini si pongono la domanda ‘cosa devo dire ? E’ giusto o sbagliato?’ Hanno paura di essere giudicati, vogliono rispondere cio’ che l’adulto si aspetta da loro”.
Con il cane, invece, ” e’ piu’ facile che il bambino sia spontaneo e meno difeso. Si abbattono le barriere innalzate di fronte ad adulto estraneo. E cosi’ e’ sicuramente piu’ probabile che riesca a rivelare quella che lui ritiene essere al verita’”. Inoltre, i cani adulti, “soprattutto di particolari razze, come i pastori, collaborano con gli operatori, rispondono bene e sono animaliaffettivi, che entrano facilmente in risonanza con gli stati d’animo delle persone vicine”, conclude Oliverio Ferraris.


Categorie: Animali e Cultura