La strage di randagi a Sochi continua a indignare e la vista dei cani sopravvissuti che vagano affamati e spaventati commuove quanti gravitano intorno al villaggio olimpico.
Mentre si moltiplicano le iniziative in internet per salvare i cani, un milardario russo ha sovvenzionato la costruzione di un rifugio per i randagi messi quotidianamente in salvo dai volontari, i cittadini americani, con l’esempio, stanno sollecitando l’opinione pubblica.
Dopo il tecnico statunitense che ha adottato la cagnetta Fisht, Gus Kenworthy, medaglia d’argento per lo slopestyle, ha postato su twitter una sua foto con quattro cuccioli incontrati a Sochi che ha adottato e porterà con sé in America. Ora anche la snowboarder Lindsey Jacobellis fa sapere, sempre tramite una foto su twitter che la ritrae con un cagnetto, di aver deciso di portarlo con lei a casa in California dove troverà anche un “fratellino”.
Lindsey ha già Gidget, un incrocio tra un silky terrier e uno yorkshire terrier di otto anni, che l’accompagna sempre agli allenamenti in Oregon ma resta a casa se i viaggi sono troppo lunghi.
Il cagnetto non ama la neve ed è molto pigro ma per l’atleta è importante averlo vicino per la sua energia positiva. “E’ il mio calmante, si siede sulle mie ginocchia per le coccole.Alla fine di una giornata estenuante , è bello scaricare le tensioni e rilassarsi con la mia Gidget”.
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