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Ucraina: una volontaria e i suoi cani da terapia aiutano i bambini a superare le paure e ritrovare gioia e fiducia

12/03/2025

Olena Velychenko è una volontaria della Caritas di Odessa il cui desiderio è sempre stato quello di creare uno spazio in cui sia i bambini che gli adulti potessero imparare ad addestrare e prendersi cura dei cani. La strada per realizzare il suo sogno ha  attraversato tutte le difficoltà che una guerra può creare ma ora Olena conduce degli incontri inseriti nel programma Caritas che offre sedute di riabilitazione psicosociale e fisica per i bambini colpiti dalla guerra. AUcraina, una volontaria e i suoi cani aiutano i bambini a superare i traumi  della guerra - Vatican News fianco della giovane volontaria i cani da terapia appositamente addestrati.
Olena è nata e ha vissuto a Kherson, nell’Ucraina meridionale, fino all’inizio dell’invasione russa. Come riportato da Agenzia Nova, la volontaria in un’intervista con Vatican Media, ha confidato come da sempre avesse desiderato creare un centro di addestramento per cani dove chiunque anche chi non aveva mai avuto un cane, potesse imparare a prendersi cura degli animali in modo responsabile.
Quando, grazie all’aiuto e alla disponibilità di amici e sostenitori, era stata in grado di realizzare il suo progetto, l’avvicinarsi del fronte l’ha costretta a lasciare alla sua città per rifugiarsi ad Odessa.
Qui Olena è stata contattata dalla Caritas che, conoscendo il suo impegno a Kherson con i cani da terapia, le chiede organizzare sessioni di pet therapy per bambini con disabilità e sfollati a causa del conflitto.Ucraina, una volontaria e i suoi cani aiutano i bambini a superare i traumi  della guerra - Vatican News
All’inizio ero preoccupata“, ammette. “In precedenza, avevo lavorato individualmente con un bambino con disabilità mentale, ma ora mi occupavo di gruppi di otto o dieci bambini. Tuttavia, è andato tutto bene. Alcuni dei bambini erano fuggiti dalla mia città natale, Kherson, rendendo l’esperienza profondamente personale per me. Le loro madri li hanno accompagnati e ho visto quanto fosse fondamentale per i bambini e i loro genitori trovare momenti di sollievo e pace“.
La terapia assistita dai cani è un metodo riconosciuto di riabilitazione psicosociale e fisica che utilizza cani appositamente addestrati per fornire supporto emotivo e fisiologico. L’interazione con questi animali aiuta a stabilizzare il sistema nervoso, ridurre lo stress e abbassare laUcraina, una volontaria e i suoi cani aiutano i bambini a superare i traumi  della guerra - Vatican News pressione sanguigna, benefici che sono particolarmente cruciali in Ucraina, dove le sirene antiaeree quotidiane e la violenza continua hanno un impatto psicologico. In mezzo alle difficoltà della guerra, racconta come la compassione e la creatività stiano aiutando a portare conforto e guarigione a chi è nel bisogno.
“Un cane da terapia deve essere calmo, non aggressivo e socievole”, spiega Olena. “Selezioniamo e addestriamo attentamente i cani per assicurarci che siano in grado di gestire ambienti ad alto stress. I nostri cani sanno di avere una missione: saltano con entusiasmo in macchina, pronti a portare conforto a chi ne ha bisogno”.
Anche i bambini partecipano con entusiasmo alle sedute di terapia. Tra bambini e cani si instaura un rapporo di affettuosa amicizia fatto di carezze e abbracci”.
Oltre alla gioia immediata, queste interazioni favoriscono benefici a lungo termine. “Molti bambini hanno perso laUcraina, una volontaria e i suoi cani aiutano i bambini a superare i traumi  della guerra - Vatican News casa, la scuola e gli amici a causa della guerra”, spiega Olena. “Spesso si sentono isolati e ansiosi. Attraverso le nostre sessioni, acquisiscono sicurezza, fanno nuove amicizie e si impegnano in attività di squadra con i cani. Il supporto emotivo che ricevono li aiuta a superare le sfide e riduce i sentimenti di ansia e depressione“.
Nonostante la devastazione e le notizie quotidiane di nuovi attacchi, l’impegno di Olena verso gli altri non viene meno. “Anche se posso portare solo un po’ di felicità nella vita di qualcuno, mi sento realizzata”, dice. “Quando bambini e genitori chiedono quando torneremo, so che stiamo facendo la differenza. Questo lavoro non riguarda solo la terapia, riguarda il ripristino della speranza e della connessione umana nel mezzo del tumulto“.


Categorie: Storie del cuore