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Ucciso in Svizzera M13, l’orso trentino che non aveva paura degli uomini. Su facebook i messaggi costernati dei suoi fans

20/02/2013

E’ stato abbattuto in Svizzera nel cantone Grigioni l’orso trentino M13, che da tempo veniva sorvegliato a vista dopo una lunga serie di scorribande. Nei giorni scorsi il plantigrado si era svegliato dal letargo e si era avvicinato ai centri abitati, senza mostrare alcun timore nei confronti dell’uomo. Su Facebook è in lutto il gruppo Emme Tredici che conta 3.700 amici. Si legge tra l’altro: ‘Riposa in pace. Adesso nessuno ti fara’ piu’ del male’ oppure ‘Emmino, tu sempre nel cuore’.
M13, nella sua vita breve vita, è finito spesso sui giornali per le sue scorrerie e non solo. L’orso, in passato, aveva sbranato in Alto Adige e in Svizzera pecore e anche un cavallo e si avicinava alle abitazioni senza mostrare alcuna paura difronte agli uomini. Per questo era un osservato speciale, ed era stato munito piu’ volte di radiocollare che una volta era riuscito a scrollare.
Lo scorso maggio M13 era stato urtato da un treno in Svizzera, senza riportare pero’ gravi ferite, mentre suo fratello M14 poche settimane prima era stato ucciso da un Suv sulla statale del Brennero a nord di Bolzano. La scorsa primavera, mentre i guardiacaccia austriaci erano sulle sue tracce, era stato trovato in un burrone nei pressi di passo Resia la vittima di un omicidio. Proprio ieri e’ iniziato a Ravensburg, in Germania, il processo per l’uccisione dell’altoatesino Peter Hilber. Gli imputati sono la vedova Tanja Burger e il suo amante Christoph Meyr.
A novembre in Val Poschiavo, nel cantone svizzero dei Grigioni, il plantigrado era entrato in una cascina, abitata solo nel fine settimana, e aveva fatto razzia di patate, causando anche un grande disordine. Nei giorni scorsi l’orso si era svegliato dal letargo e si era avvicinato ai centri abitati, senza mostrare alcun timore nei confronti dell’uomo.
M13 era stato adottato dalla community di Facebook  ‘Emme Tredici’ e chattava con i suoi migliaia di amici in prima persona. Una petizione lanciata proprio su Facebook per salvare la sua vita non e’ servita a nulla. 


Categorie: News dal Mondo